Scuola interforze: "Casa comune della formazione"
Sono ormai
quasi trent'anni che la Scuola di perfezionamento forze di polizia forma personale di tutte le forze dell'ordine nazionali ed estere. In
particolare oggi si chiudeva il XXVIII anno accademico, che ha visto sui banchi di scuola funzionari e dirigenti della Polizia di Stato, dell'Arma
dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale e della Polizia Penitenziaria.
Un'esperienza unica e irripetibile quella che hanno vissuto i partecipanti, arricchita dal fatto che ognuno di essi ha portato un'esperienza
professionale, personale e umana che insieme all'apprendimento didattico di questi mesi hanno fornito un valore aggiunto alla cultura della
formazione interforze. Per questo nacque la scuola, per questo continua a vivere e a crescere. Da qui nasceranno le future squadre di polizia dei
vari Corpi che collaboreranno tra loro per combattere la criminalità organizzata.
Alfano: rispondere al bisogno di sicurezza
Questo tema è stato ripreso dal ministro dell'Interno Angelino Alfano che nel suo intervento conclusivo ha sottolineato come lo Stato
investa sulla formazione e sull'aggiornamento per "Rispondere al bisogno di sicurezza del nostro Paese e per ottenere, attraverso la vostra
formazione, che i mezzi impiegati dallo Stato rendano più sicuro il nostro Paese e liberi dalla paura i nostri concittadini. Perché
chi ha paura non è pienamente libero".
Il Ministro ha richiamato costantemente l'attenzione sulla cultura del coordinamento, che rappresenta la base dei nuclei interforze, caratterizzati
dallo spirito di squadra, per arrivare ai concetti di "Squadra-Stato" e "Squadra-Italia" , dove ciascuno deve "dare il meglio di sé per
prevalere contro la criminalità organizzata". Alfano ha informato la platea che è stata avanzata ufficialmente la candidatura a
Bruxelles per la Scuola di perfezionamento affinché diventi la sede del Cepol (European police college), l'Accademia europea di polizia
diventata dal 2005 agenzia dell'Unione europea, attualmente ospitata nel Regno Unito.
Pansa: Scuola è casa comune della formazione interforze
A precedere il ministro dell'Interno era stato Alessandro
Pansa, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, che ha affermato che la definizione che più apprezza della Scuola
è "La casa comune della formazione interforze", dove - aggiunge Pansa - le varie forze di polizia lavorano insieme, dove apprendono la
cultura del coordinamento", che consente di acquisire quelle che sono le "best practices" che si sono sviluppate nel settore della sicurezza a
livello comunitario, a livello europeo.
In questa scuola infatti si studiano non soltanto le materie tecniche della sicurezza, ma anche quelle della tecnica gestionale, "per imparare a
gestire tutte le esigenze che dobbiamo affrontare" - ricorda il prefetto Pansa - per garantire le competenze fondamentali che a noi fanno capo: la
tutela dell'ordine, l'azione anticrimine e la coesione sociale".
Nel corso della cerimonia è stato firmato un accordo con l'Università La Sapienza di Roma che arricchirà la Scuola di
perfezionamento di una nuova offerta formativa.
Grazie al protocollo, siglato dal capo della Polizia Alessandro Pansa e dal rettore della Sapienza Luigi Frati, già dall'anno accademico
2013/2014 - che prenderà il via a ottobre - i frequentatori dei corsi di alta formazione conseguiranno contestualmente un master
universitario di II livello in 'Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale.
Al termine della cerimonia di chiusura dell'anno accademico sono stati consegnati i diplomi e gli attestati di frequenza ai funzionari e dirigenti delle varie forze di polizia che hanno preso parte al XXVIII corso, dopo un anno di duro ma proficuo lavoro sui banchi di scuola.