Scacco alla joint venture della 'Ndrangheta, 33 fermi a Crotone

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Un arresto effettuato dalla Squadra mobileAvevano costituito una joint venture della 'Ndrangheta, confederando le forze di tre famiglie storiche della malavita organizzata: la Vrenna-Ciampà-Bonaventura e Megna di Crotone, i Farao Marincola di Cirò e i Grande Aracri di Cutro, con collegamenti anche con la cosca dei Morabito di Reggio Calabria.

Gli agenti della Squadra mobile di Crotone e del Servizio centrale operativo hanno interrotto la loro attività eseguendo 33 delle 35 ordinanze di fermo emesse dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro al termine dell'operazione "Old family".

I destinatari delle ordinanze sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni, detenzione di armi comuni da sparo e traffico di stupefacenti.

La nuova compagine di 'Ndrangheta operante su Crotone, faceva confluire gli ingenti guadagni in una cassa comune per poi spartirli equamente tra i vari componenti.

La specialità del gruppo era il controllo degli appalti pubblici e dei subappalti relativi ai lavori di messa in sicurezza della strada statale 106, alla gestione delle attività legate all'energia eolica e alla bonifica dell'area industriale della ex Pertusola sud. Rilevanti erano anche gli interessi nell'attività di trasporto dei componenti delle pale eoliche, stoccati nel porto di Crotone.

Nel capoluogo calabrese l'organizzazione criminale aveva inoltre il monopolio del traffico di droga, in particolare cocaina, eroina e marijuana. Le basi logistiche per l'attività di spaccio erano nel quartiere Gesù mentre gli stupefacenti venivano acquistati nella provincia di Reggio Calabria, dove erano in collegamento con la cosca dei Morabito.

Numerose le estorsioni organizzate ai danni di operatori commerciali di Crotone, con l'utilizzo dei tipici atti intimidatori portati a termine con bottiglie di benzina, cartucce, incendi e danneggiamenti mediante colpi d'arma da fuoco.

Durante l'indagine, durata circa tre anni, gli investigatori hanno sequestrato oltre un chilo di cocaina, sei di marijuana, uno di eroina, nonché una piantagione di 16 mila piante di marijuana.

L'operazione ha visto l'impiego di un elicottero del Reparto volo di Reggio Calabria, di unità cinofile e di oltre 250 agenti provenienti dai Reparti prevenzione crimine Calabria settentrionale e meridionale.

04/06/2013
(modificato il 06/06/2013)
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