Venezia:minacce a agenzia petrolifera, arresti e perquisizioni.
La Polizia di Stato di Venezia sta eseguendo diverse ordinanze di custodia cautelare e una ventina di perquisizioni, nei confronti di un gruppo di soggetti che avevano organizzato e perfezionato un meccanismo di sottrazione sistematica di migliaia di tonnellate di carburante ai danni di un importante azienda petrolifera.Le indagini, eseguite dalla Digos di Venezia, sono iniziate dopo l'invio ai vertici dell'azienda petrolifera di lettere incendiarie, consistenti in tre plichi contenenti polvere pirica che all'atto dell'apertura avrebbero azionato un meccanismo di innesco a sfregamento. L'intervento degli artificieri ha consentito di mettere in sicurezza l'area e di procedere al sequestro delle missive.Gli investigatori hanno portato alla luce un sistema collaudato di trafugamento di prodotti petroliferi, posto in essere da dipendenti infedeli, autotrasportatori, benzinai compiacenti e altre persone, responsabili della ricettazione del prodotto sottratto.Nel corso delle indagini è stato riscontrato il furto sistematico di intere autocisterne di gasolio, numerosi episodi di "rabbocco" e sistemi di frode finalizzati all'illecita erogazione di prodotto. Le minacce di morte ai vertici aziendali, poste in essere da alcuni soggetti dell'organizzazione, sono state funzionali a mantenere inalterato il vecchio sistema di "caricazione" delle autobotti. Sono state poi accertate azioni di ritorsione poste in essere dai dipendenti infedeli dell'azienda ai danni di alcuni autotrasportatori non allineati, consistenti nel respingere le autobotti per delle presunte anomalie tecniche, ovvero nel causare periodi di attesa molto prolungati prima dei rifornimenti.
(modificato il 13/05/2013)