La Polizia di Stato ricorda Giovanni Saponara

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le foto della 47° commemorazioneL’8 giugno 1976 venne ucciso a Genova il procuratore generale della Repubblica Francesco Coco nei pressi della propria abitazione.

L’omicidio fu rivendicato dalle Brigate rosse come una “rappresaglia esemplare” per il comportamento che il magistrato aveva tenuto dopo la liberazione del sostituto procuratore della Repubblica Mario Sossi, quest’ultimo sequestrato dalle Brigate rosse dal 18 aprile al 20 maggio del 1974.

Per ottenere la liberazione di Sossi il giudice Coco, prima promise un ordinanza di scarcerazione ai brigatisti, ma una volta liberato face in modo di annullare l’ordine di scarcerazione venendo meno alla promessa iniziale e scatenando la vendetta dei brigatisti.

Nell’occasione vennero uccisi anche i due componenti della scorta, il brigadiere di Pubblica sicurezza addetto alla sua tutela Giovanni Saponara e l’appuntato dei carabinieri Antioco Deiana che era rimasto all’interno dell’auto della scorta. Giovanni Saponara era sposato, e lasciò orfani i due figli di 11 e 8 anni.

Alla sua memoria è stato dedicato un giardino pubblico nella circoscrizione S. Martino di Genova e l'intitolazione di una strada e di un cippo commemorativo a Salandra nella provincia di Matera, luogo della sua nascita.
A distanza di 47 anni è stato ricordato l’eccidio attraverso due avvenimenti in questi due luoghi.

le foto della 47° commemorazioneA Genova in salita Santa Brigida, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, è stato commemorato il 47° anniversario dell’omicidio del procuratore generale della Repubblica Francesco Coco, del brigadiere di pubblica sicurezza Giovanni Saponara e dell’appuntato dei carabinieri Antioco Deiana.

le foto della 47° commemorazioneNel cimitero di Salandra invece si è svolta la cerimonia di commemorazione con la deposizione di una corona di alloro sulla tomba del brigadiere Giovanni Saponara, “vittima del dovere” e Medaglia d’oro al valor civile alla memoria.

08/06/2023