In manette 12 persone per furti e rapine ad anziani

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Sono 12 le persone finite in carcere con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine in abitazione ai danni di persone anziane.

Si tratta, in particolare di nomadi abruzzesi del clan Spinelli-Bevilacqua che la Polizia di Stato di Pescara, in collaborazione con la questura di Chieti e del Reparto prevenzione crimine "Abruzzo", ha arrestato nel corso di un'operazione conclusa questa mattina.

I malviventi si spacciavano di volta in volta per impiegati comunali, dipendenti dell'Enel, assistenti sociali, amici di famiglia e addirittura medici, per introdursi nelle abitazioni di persone sole ed in età avanzata, che venivano poi immancabilmente derubate dei risparmi di una vita.

Nella stessa operazione sono finiti ai domiciliari due ricettatori, padre e figlio, che ricompravano i preziosi razziati dalla banda per rivenderli in due diverse gioiellerie - una a Pescara e l'altra a Chieti - ora sottoposte a sequestro preventivo.

Gli stessi soggetti devono rispondere, oltre che della partecipazione all'associazione per delinquere, anche di aver impiegato nelle proprie attività economiche beni di provenienza illecita, come appurato dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Chieti, che ha fatto luce, tra l'altro, su una serie di finte compravendite di oro usato.

Ben tredici i casi scoperti nel corso delle indagini, compreso un episodio in cui, di fronte alla reazione di due anziani coniugi, il furto è sfociato in rapina.

La banda ha imperversato oltre che nel Pescarese , anche nelle province di Chieti, Teramo, Frosinone e Rieti.

19/03/2013
(modificato il 21/03/2013)