Firenze: catturato secondo componente del gruppo Alf

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ALF la firma del commandoSi era rifugiato nel nord della Francia, uno dei due appartenenti al gruppo Alf ma questa mattina i poliziotti lo hanno fermato mentre rientrava in Italia. Manca ora un solo uomo dei tre coinvolti in attentati incendiari in Toscana individuati dalla polizia di Firenze.

Si tratta di appartenenti ad un commando, che la notte del 31 dicembre scorso ha dato alle fiamme 8 furgoni di un caseificio di Montelupo Fiorentino mentre un ventiduenne è stato fermato dalla Polizia a Firenze.

I tre sono attivisti del movimento Animal Liberation Front (ALF) e sono accusati di aver messo a segno, negli ultimi mesi in Toscana, almeno quattro attentati incendiari e sabotaggi.

Sono stati identificati anche grazie ai video che hanno pubblicato in Rete.

Secondo quanto accertato dagli investigatori della Digos, la prima azione del commando risalirebbe all'8 ottobre 2012 in un salumificio di Monteriggioni (Siena), dove fu messa fuori uso la centralina elettrica e il quadro comandi dell'impianto di aerazione.

Il 28 ottobre, gli attivisti appiccarono le fiamme a un'autorimessa e a un camion di una ditta di Rignano (Firenze), specializzata nella lavorazione degli scarti della macellazione.

Il 25 novembre, a San Giovanni Valdarno (Arezzo), fu incendiato un furgone dei macelli comunali.

Le indagini della Digos fiorentina hanno permesso di monitorare tutti gli spostamenti di uno dei due fuggiti all' estero anche grazie alla collaborazione degli uffici transalpini che erano sulle tracce del fuggitivo, rifugiatosi presso conoscenti dell'area animalista incontrati su Facebook.

08/01/2013
(modificato il 10/01/2013)
Parole chiave:
incendio - terrorismo