Poliziamoderna: le conclusioni dell'Assemblea Interpol

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L'Italia, per voce della Polizia di Stato, ha chiesto alla comunità internazionale di armonizzare la legislazione in materia di lotta alla mafia specialmente per quanto riguarda il sequestro e la confisca dei beni delle organizzazioni criminali che spesso investono all'estero e quindi andrebbero recuperati anche al di là dei confini nazionali. Si tratta di allineare in questo senso le norme dei Paesi rappresentati presso l'Interpol. Un'apposita risoluzione, approvata all'unanimità dal summit, è stata presentata dal vice capo della Polizia di Stato Francesco Cirillo all'81ma Assemblea generale dell'Interpol tenutasi recentemente a Roma. Nell'occasione è stata condivisa dall'assise mondiale delle polizie anche una seconda risoluzione presentata da Antonio Apruzzese, direttore della Polizia postale e delle comunicazioni, tesa a velocizzare i tempi di comunicazione fra gli Stati per evitare che importanti elementi probatori vengano dispersi nei sistemi informatici di diverse nazioni. Un successo tutto italiano confermato anche dai numerosi incontri bilaterali avuti dal Capo della Polizia prefetto Antonio Manganelli con i rappresentanti di Paesi che hanno chiesto aiuto e collaborazione all'Italia in tema di criminalità organizzata, lotta al terrorismo, traffico di esseri umani, immigrazione clandestina e controllo delle frontiere. A questi argomenti sono dedicati ampi servizi nel numero di novembre di Poliziamoderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, con un'intervista esclusiva al segretario generale dell'Interpol, Ronald Noble, il quale tra l'altro ha sottolineato che ed ha elogiato il prefetto Manganelli.

E proprio in tema di terrorismo internazionale nello stesso numero della rivista ufficiale della Polizia di Stato uno dei massimi esperti in materia, Andrea Margelletti, ha analizzato le ricadute sulla sicurezza provocate dai recenti avvenimenti che hanno interessato l'area del Mediterraneo e non solo: Primavera araba, pirateria, guerra civile in Siria, crisi nel Sahel. Nella sua analisi il professor Margelletti ha fatto presente che il terrorismo di matrice islamica <è molto più pericoloso ora che al tempo dell'11 settembre. Questo perché i recenti sconvolgimenti in nord Africa stanno portando molte organizzazioni estremistiche ai governi>. Per cui .

Un altro argomento trattato nel numero di novembre di Poliziamoderna è quello della devianza minorile che in Italia vede coinvolti 1.200 ragazzi presenti ogni anno negli istituti di pena e circa 20mila in area penale esterna. A parlare è Isabella Mastropasqua, presidente del Centro europeo studi di Nisida, che spiega gli sforzi e gli importanti risultati, che abbattono le probabilità di recidiva e che sono ineguagliati nel resto d'Europa, ottenuti grazie alla figura della mediazione penale ovvero delle pene alternative alla detenzione. Gli operatori di giustizia minorile fanno anche l'impossibile per mettere in atto pratiche educative per il recupero, dai viaggi di solidarietà all'estero, ai corsi di professionalizzazione, dai percorsi in casa-famiglia alla vita in comunità. Tutto nei dettagli su www.poliziamoderna.it .

21/11/2012