Modena: manette per rapinatori di "razza"

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Un fotogramma del video ripreso dalle telecamere di sicurezza durante la rapinaEra il 9 settembre dello scorso anno quando 2 banditi entrarono a volto scoperto in una banca di Modena. Erano armati di taglierino, e mentre uno dei due, il più giovane, teneva a bada personale e clienti, l'altro si avvicinava alla cassaforte e prelevava il contante.

Dopo un anno di indagini gli autori della rapina sono stati arrestati dagli uomini della Squadra mobile di Modena, al termine dell'operazione "Dynasty". Si tratta di due malviventi originari di Fiano Romano, in provincia di Roma, padre 47enne e figlio 22enne.

Gli investigatori sono arrivati ad individuare la famiglia di rapinatori grazie al lavoro della polizia scientifica che ha concentrato la sua attenzione su una mazzetta da 50 euro.

Dall'analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della banca, gli agenti hanno verificato che i soldi erano stati maneggiati da entrambi i criminali e poi lasciati dopo che si erano resi conto che si trattava di una mazzetta civetta, con all'interno un meccanismo in grado di far esplodere un piccolo detonatore che contiene una capsula con del liquido indelebile.

Dopo l'individuazione delle impronte digitali gli investigatori hanno trovato il riscontro della presenza dei due rapinatori proprio in quel giorno a Modena, grazie all'analisi dei tabulati e del traffico registrato dalle celle telefoniche che ha tracciato tutto il viaggio sin dalla partenza da Roma.

Dalle indagini è emerso inoltre che i due malviventi sono figlio e nipote d'arte, e da questo particolare è derivato il nome dell'operazione. Infatti il più anziano dei due è a sua volta figlio di uno degli appartenenti alla banda della Magliana.

11/09/2012