Londra 2012: per Roberto Cammarelle argento amaro

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Il pugile delle Fiamme oro Roberto CammarelleRoberto Cammarelle chiude le olimpiadi delle Fiamme oro con una medaglia d'argento dal gusto veramente amaro.

Il punteggio finale di 18 pari ha reso necessaria la decisione arbitrale per l'assegnazione della medaglia d'oro dei supermassimi. Contro ogni ragionevole giudizio sensato la vittoria è stata letteralmente "assegnata" dai giudici al pugile britannico Anthony Joshua, che al momento del verdetto invece di gioire ha guardato per un attimo il pugile italiano con incredulità, quasi scusandosi per la decisione.

Se la finale si fosse disputata in qualsiasi altra parte del mondo l'incontro non avrebbe avuto questo epilogo, ma in terra britannica con il pugile inglese sul ring è potuto accadere anche questo.

Sempre sicuro e determinato, il pugile delle Fiamme oro ha chiuso il primo round in vantaggio "solo" per 6 a 5. Conscio della propria forza Roberto ha continuato a martellare il suo avversario con delle buone serie di colpi sempre a bersaglio, aggiudicandosi anche il secondo round per 7 a 5, presentandosi agli ultimi tre minuti del match in vantaggio per 13 a 10.

Purtroppo, come in tutti gli altri incontri di questa olimpiade, anche questa volta i giudici sono stati molto avari con il pugile delle Fiamme oro e molto di manica larga con il suo avversario, arrivando all'incredibile verdetto, assegnando un vantaggio di tre punti all'inglese che in realtà avrebbe al massimo potuto pareggiare il terzo round. I giudici hanno visto un incredibile 8 a 5 per l'inglese e, soprattutto, una sua preferenza finale a dir poco ingiustificata.

Per la prima volta nella storia la delegazione azzurra ha fatto ricorso, ritienendo molto strano che la vittoria sia stata assegnata al britannico per "superiorità" visto che Cammarelle aveva vinto due riprese su tre. Il ricorso non è stato però accolto, ed era prevedibile per una giuria che in realtà era pienamente consapevole dell'ingiustizia appena commessa. Nello sport si vince e si perde, ma in questo modo è veramente brutto e poco edificante.

Il pugile delle Fiamme oro Roberto CammarelleGrande anche davanti all'ingiustizia Roberto Cammarelle ha controllato le proprie emozioni, ha salutato con rispetto sia il pubblico che l'avversario, regalando una lezione di stile e fair play, quando avrebbe dovuto intervenire come poliziotto ed arrestare i giudici che lo hanno letteralmente scippato della medaglia d'oro, regalandola al suo avversario, privando un grande campione della gioia di confermarsi ancora una volta, e soprattutto meritatamente, campione olimpico.

Amaro il commento del campione delle Fiamme oro: "Son qui a commentare un argento e una sconfitta che non c'è stata. C'erano cinque giudici e pensavo che comunque il verdetto potesse essere favorevole. Credevo di averli convinti con i primi due round. Forse dovevo gestire meglio il vantaggio nel terzo. No so proprio cosa dire. Ho dato tutto quello che avevo dentro. Finisco la mia carriera con tre medaglie, oro, argento e bronzo, in tre diverse olimpiadi. Devo essere contento, ma adesso è davvero difficile".

Anche se non sarà sul gradino più alto del podio di Londra 2012, Roberto Cammarelle ha comunque dimostrato di essere il supermassimo più forte e sicuramente per tutti gli sportivi l'oro olimpico è virtualmente sul suo petto.

Con questo risultato Roberto probabilmente chiude la sua carriera entrando di diritto nella storia dello sport, unico pugile italiano a conquistare tre podi olimpici consecutivi, dopo il bronzo di Atene e l'oro di Pechino: "A 24 anni sono arrivato non da numero uno e il bronzo non mi è bastato - racconta Cammarelle dopo il match - ho lavorato in questi anni per vincere sempre le olimpiadi, impresa che mi è riuscita una volta, non la seconda. Ma se penso che fino a due mesi e mezzo fa non pensavo neanche di venire a Londra, posso dire di essere contento così".

12/08/2012