Palermo: Via D'Amelio 20 anni fa

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-Solo 57 giorni hanno separato l'attentato al giudice Giovanni Falcone con quello di Paolo Borsellino: era il 19 luglio di 20 anni fa e un'auto bomba esplose in via D'Amelio a Palermo in un pomeriggio d'estate uccidendo il procuratore aggiunto di Palermo, e i cinque agenti che gli facevano la scorta.

Paolo Borsellino andato a far visita alla madre, dopo essere stato a pranzo da amici, ma è stato travolto dall'esplosione di una Fiat 126 imbottita con 100 chili di tritolo. Con lui sono morti gli agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina. Unico superstite l'agente Antonino Vullo.

Ora in via D'Amelio nel luogo della strage, c'è un ulivo a ricordo delle vittime.

Nel giorno dell'anniversario, nella cappella della caserma Lungaro di Palermo, si celebrerà una messa di suffragio alla presenza del vice capo della Polizia Francesco Cirillo, del prefetto Umberto Postiglione, del questore Nicola Zito e delle massime autorità cittadine. Subito dopo, sempre all'interno della caserma, nel reparto scorte, ci sarà una cerimonia di deposizione di una corona sulla lapide con i nomi degli agenti uccisi ricorderanno la strage.

La questura di Palermo e la Fondazione "Progetto Legalità" hanno inoltre organizzato un torneo di tennis tra le forze di polizia e magistratura che si è svolto nei giorni scorsi presso il Circolo Tennis Palermo.

Al termine della competizione ai bambini scelti per consegnare i premi è stato consegnato a loro volta, come premio, un buono per la frequenza di un corso sportivo nello sport che amano di più. Uno sport che hanno raccontato, inconsapevoli del dono, in un tema che ha interessato le scuole dei quartieri "difficili" della città.

18/07/2012
(modificato il 19/07/2012)