Venezia: preso l'imam che sfruttava gli immigrati

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cupole di moschea Favorivano l'ingresso e la permanenza illegale in Italia di extracomunitari provenienti, principalmente, dall'area mediorientale.

Stamattina i poliziotti della Digos della questura di Venezia hanno arrestato quattro cittadini siriani; tra di essi anche l'imam di San Donà di Piave, conosciuto dall'Antiterrorismo italiano per il suo orientamento ideologico radicale e per le sue relazioni con estremisti coinvolti in precedenti indagini sulle reti di istradamento di combattenti verso terre di jihad.

Durante le indagini, sono emersi casi di stranieri che, pur di entrare nel nostro Paese, versavano agli esponenti dell'organizzazione, forti somme di denaro, ottenendo così contratti di lavoro fittizi presso imprese riconducibili agli arrestati. In alcuni casi, poi, le vittime di tale meccanismo vivevano già irregolarmente sul territorio italiano ed erano costrette a lavorare in nero presso i cantieri gestiti dall'imam e da suo fratello, nonché a subire minacce e violenze nel caso in cui non fossero riusciti a pagare la somma pattuita per la regolarizzazione.

Sono in corsi accertamenti da parte dei poliziotti in quanto si sospetta che parte dei proventi di tali traffici illegali siano stati utilizzati per sostenere organizzazioni eversive operanti all'estero.

18/07/2012