Terremoto in Emilia: il lavoro della Polizia

CONDIVIDI

La terra ha tremato ancora. Dopo le scosse del 20 maggio che hanno sconvolto l'Emilia, ieri altri due forti eventi sismici hanno ulteriormente aggravato la situazione. Il bilancio della giornata è grave: diciassette morti, 350 feriti e 9 mila nuovi sfollati, che sommati ai precedenti ammontano ad oltre 15 mila.

Come sempre in questi casi, la polizia è da subito in prima linea per i soccorsi immediati: le pattuglie del Reparto prevenzione crimine si occupano di controllare il territorio per prevenire e reprimere i reati.

Sul posto anche agenti della polizia stradale, ferroviaria, postale e del Reparto volanti, oltre alle unità cinofile impegnate nella ricerca di sopravvissuti sotto le macerie.

I ragazzi dei Reparti mobili di Bologna, Padova e Milano svolgono invece pattugliamenti mirati per la prevenzione dei reati di sciacallaggio legati all'abbandono delle case, sempre al fianco delle squadre di soccorso dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e delle altre forze dell'ordine. Le aree presidiate sono quelle di Ferrara, Modena, Crevalcore e San Giovanni in Persiceto.

L'elicottero del Reparto volo di Bologna effettua costantemente ricognizioni aeree per monitorare il territorio, e ieri, nell'immediatezza del sisma, ha trasportato due squadre del soccorso alpino e speleologico italiano proprio a Medolla, cittadina a ridosso dell'epicentro del terremoto.

Mentre pattuglia i cieli l'elicottero è comunque pronto a rispondere ad eventuali chiamate per trasporti urgenti, in ausilio degli altri mezzi di soccorso, essendo attrezzato con le barelle per il trasporto dei feriti.

30/05/2012
(modificato il 12/06/2012)