Foggia: operazione antimafia, diciotto arresti in clan Li Bergolis-Pacilli.

CONDIVIDI

La Polizia di Stato di Foggia, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, ha eseguito 18 arresti per i reati di estorsione, detenzione abusiva di armi e favoreggiamento personale, aggravati dalle finalità mafiose. Le indagini degli uomini della squadra mobile di Foggia e Bari, hanno permesso di ricostruire la struttura criminale del potente sodalizio mafioso LI BERGOLIS-PACILLI, operativo nei comuni di Monte Sant' Angelo e Manfredonia, con proiezioni criminali in tutta l'area garganica, colpendo, contestualmente l'intera filiera di favoreggiamento di PACILLI Giuseppe. Gli arresti hanno così consentito di colpire duramente i tentativi di penetrazione nel tessuto economico dell' area del sodalizio, attuati attraverso una forte pressione estorsiva esercitata nei confronti di diversi imprenditori edili e commercianti operanti nel comprensorio garganico di Monte Sant'Angelo, Manfredonia e San Giovanni Rotondo, 3 dei quali hanno formalmente denunciato i fatti subiti. Infatti, dopo la cattura del boss LI BERGOLIS Franco, PACILLI Giuseppe, avvalendosi di una fitta rete di sodali e fiancheggiatori, aveva progressivamente assunto un ruolo di leadership all'interno del gruppo di appartenenza, assurgendo ai vertici di un clan resosi protagonista, in questi ultimi anni, di una sanguinosa e cruenta "guerra di mafia" con il contrapposto clan ROMITO, un tempo alleato. Dalle attività investigative è, infatti, emerso che il gruppo PACILLI aveva continuato a gestire, in particolare, il settore delle estorsioni nell' intera area garganica.

22/03/2012
Parole chiave: