Il gatto

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Gatto. Per i gattini la vaccinazione è tretravalente. Per i cuccioli non a rischio (provenienti cioè da ambienti sicuri), il primo vaccino va fatto verso le 7 - 8 settimane. La seconda a 12 - 13 settimane di età.

Attenzione: qualsiasi problema, anche il più lieve come una leggera febbre, una verminosi o il semplice stress da trasporto, può rendere inutile il vaccino effettuato.

Esiste poi un vaccino per la leucemia virale felina (Felv) ma è efficace e non pericoloso solo se anche la madre del gattino è stata vaccinata per lo stesso virus o le è stato effetuato un test per riscontrarne l'assenza.

La Fiv (immunodeficienza virale felina). Non colpisce l'uomo. La trasmissione avviene tramite morso e, per evitare che il nostro gatto si infetti, bisogna evitare il contatto con gatti randagi, in quanto non esiste un vaccino di prevenzione.

Per entrambi i virus è possibile attuare una prevenzione effettuando dei test rapidi.

La toxoplasmosi è una malattia tipica dei gatti e altri mammiferi. La trasmissione all'uomo avviene attraverso l'ingestione di carni crude o poco cotte, verdure non lavate accuratamente e scarsa igiene in generale. Per ridurre l'esposizione è bene:

  • impedire l'accesso del proprio gatto a roditori e uccelli
  • dare al proprio gatto solo carni cotte o cibi per gatti
  • non mangiare carni poco cotte o crude e prodotti caseari solo se pastorizzati
  • pulire e disinfettare la cassettina ogni giorno dalle feci
  • evitare di toccare gatti randagi che potrebbero trasmettere oocisti attraverso il contatto mano-bocca
  • indossare guanti di gomma nel lavoro della terra del giardino
  • prendere l'abitudine di lavarsi accuratamente e energicamente le mani con acqua e sapone dopo contatti con terreno, gatti, latticini non pastorizzati, carni o vegetali crudi.
  • Le verdure crude devono essere accuratamente lavate
  • se in casa c'è una donna in gravidanza, oltre ai consigli precedenti, tenere il gatto lontano letti, cuscini, coperte e altri oggetti in uso alla futura mamma.

Da queste raccomandazioni si desume che il contagio avviene per ingestione diretta di cibi poco cotti o non lavati e dal contatto con terreni e oggetti infetti, attraverso le mani che poi sono portate alla bocca.

consulenza veterinaria il Dr. Lorenzo Piazzai

17/11/2007
(modificato il 21/01/2009)
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