Eroina sotto i francobolli, 8 magrebini in manette con l'operazione "Timber"

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Una siringaAlcuni degli stranieri trattenuti all'interno del Cie (centro di identificazione ed espulsione) di Modena, ricevevano della posta molto particolare: sotto il francobollo era nascosta una dose di eroina, individuata durante uno dei normali controlli.

Da questo episodio, risalente al giugno 2009, è scaturita l'operazione "Timber", portata a termine dagli uomini della Squadra mobile della provincia emiliana che questa mattina hanno arrestato otto membri dell'organizzazione composta da magrebini, in particolare marocchini e tunisini. Uno di essi è finito ai domiciliari mentre per una donna italiana è scattato l'obbligo di dimora.

Altri due membri della banda, già latitanti per altri reati, sono ancora ricercati in Italia e all'estero.

L'operazione è stata coordinata dal settore eroina della Direzione centrale per i servizi antidroga e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.

Proprio dalla donna sono partite le indagini della Mobile modenese: appostamenti, pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno permesso agli investigatori di risalire a tutti i membri della banda che operava nella provincia di Modena e in altre zone del nord Italia.

Il giro d'affari degli spacciatori, specializzati nella distribuzione di eroina del tipo "brown sugar", era molto vasto e ognuno di loro gestiva circa 200 clienti, che acquistavano diversi chili di droga al mese.

La banda era molto ben organizzata e le indagini sono state difficoltose: il cliente contattava il venditore per effettuare l'ordine, che veniva smistato ad un intermediario, il quale incaricava un altro soggetto, considerato "sacrificabile", di consegnare l'eroina.

La consegna avveniva in luoghi appartati, dove la droga veniva nascosta per essere poi recuperata dal cliente, al quale era stato comunicato il nascondiglio. Inoltre gli spacciatori cambiavano quattro o cinque telefoni al giorno ed avevano un cellulare dedicato ad ogni componente della banda.

Gli investigatori stanno indagando su altre 13 persone, alcune delle quali a piede libero e altre già detenute.

24/10/2011
(modificato il 26/10/2011)