Criminalità: 4 arresti a Caserta
La Squadra mobile di Caserta ha arrestato quattro persone, accusate a vario titolo di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.
I provvedimenti sono stati eseguiti questa notte al termine di un'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, in
collaborazione con il Reparto operativo dei Carabinieri di Napoli.
Gli arresti costituiscono la parte finale di un'indagine svolta dalla Squadra mobile sul clan dei Casalesi che nell'aprile scorso, portò
alla cattura del boss latitante Vincenzo Schiavone.
Gli accertamenti svolti hanno evidenziato la collaborazione di un certo numero di persone che aiutarono il boss durante la latitanza, tra cui anche uno degli arrestati, un pluripregiudicato anche per reati di mafia, appartenente ad una fazione del clan dei casalesi.
Le indagini nei suoi confronti hanno evidenziato la sua abituale frequentazione con un brigadiere dei Carabinieri, anch'esso arrestato la notte scorsa, che all'epoca dei fatti era in servizio presso il Nucleo radiomobile del Comando provinciale di Napoli. Il militare fungeva da uomo di fiducia del pregiudicato, e gli faceva da autista con la propria macchina, ottenendo compensi in denaro. Gli sviluppi delle indagini hanno anche evidenziato che l'uomo riforniva abitualmente di droga una donna, finita agli arresti domiciliari, con la quale aveva una relazione.
Il carabiniere aveva rapporti anche con un parcheggiatore abusivo, il terzo degli arrestati, che operava nei pressi dell'ospedale di Napoli: in cambio di soldi avvisava quando c'erano i controlli proprio relativi a quel tipo di attività illecita, oppure egli stesso, per favorire il suo "compare", orientava i controlli solo sulla concorrenza.
Dalle indagini è emerso inoltre, che il militare rivelava informazioni riservate, ottenute illecitamente dalla Banca dati informatica delle forze dell'ordine.