Case chiuse con "China girl" a Piacenza

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Prostitute orientaliObbligavano giovani ragazze cinesi a prostituirsi, e in alcuni casi, per i clienti disposti a pagare di più, le costringevano a subire rapporti non protetti, con il rischio di contrarre gravi malattie.

L'attività dell'organizzazione criminale è stata interrotta dagli agenti della Squadra mobile di Piacenza, che hanno portato a termine l'operazione "China girl", iniziata nel 2009 in seguito alla denuncia di una delle vittime.

Una donna cinese è finita in manette e altri cinque suoi connazionali, tutti regolarmente residenti in Italia, sono tuttora ricercati, anche nel loro Paese.

Intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti e immagini riprese da telecamere nascoste hanno permesso agli investigatori di ricostruire la struttura e l'organizzazione della banda.

Le ragazze venivano "reclutate" a Milano attraverso annunci pubblicati su giornali cinesi, nei quali si fingeva di cercare massaggiatrici per dei centri estetici. Le giovani selezionate, molte delle quali clandestine, venivano minacciate e costrette a "lavorare" per l'organizzazione.

La banda faceva prostituire le ragazze, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, in due appartamenti, uno nel centro di Piacenza e l'altro in periferia.

Su alcuni giornali locali e siti internet venivano pubblicizzati gli annunci, molto espliciti, e un numero di telefono al quale rispondeva una sorta di call center di Milano che smistava i clienti e li indirizzava alle due case d'appuntamento.

Le prestazioni avevano un costo che partiva dalle 50 euro, per arrivare fino a 130 euro in caso di richieste particolari come quella di avere rapporti non protetti.

L'attività andava molto bene e le "case" ricevevano dai 10 ai 20 clienti al giorno, per un giro d'affari di circa 20 mila euro al mese.

Gli appartamenti erano gestiti da un'agenzia che li aveva dati in affitto, e ogni mese una persona arrivava da Milano per effettuare i pagamenti. Ogni settimana invece, un membro dell'organizzazione passava in ognuno degli appartamenti ad incassare il denaro accumulato.

30/07/2011
(modificato il 01/08/2011)