Finti poliziotti in casa di anziani, ad aspettarli in strada agenti veri

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Abbigliamento sportivo, cappello in testa, mascherina chirurgica sul volto ed un tesserino falso della Polizia in mano. Così un ladro si è presentato alla porta di due anziani del quartiere Barriera di Milano a Torino, affermando di dover effettuare un controllo per dei furti avvenuti nello stabile.

I due anziani hanno creduto al trucco messo in piedi dal malvivente e lo hanno fatto entrare in casa. Qui il criminale ha chiesto subito dove erano custoditi i preziosi per controllare che fosse tutto a posto poi li ha distratti e gli ha preso quanto era possibile arraffare allontanandosi velocemente.

In strada lo attendeva un complice su un’auto con la quale i due si allontanavano.

Non sapevano che sulla via c’era anche una pattuglia della Squadra mobile di Torino che, notati i movimenti sospetti dei due, aveva deciso di aspettare per vedere cosa stavano combinando.

Pochi istanti dopo gli investigatori hanno bloccato i due scoprendo che erano entrambi pregiudicati, uno sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e l’altro addirittura doveva esser in casa in quanto agli arresti domiciliari.

Bloccati non senza difficoltà in quanto i ladri hanno tentato di evitare il controllo con calci e anche ferendo uno dei poliziotti con una manovra dell’autovettura, i due sono stati perquisiti.

Addosso avevano oggetti di valore e 850 euro in contanti che dopo pochi minuti sono stati restituiti ai due anziani che li hanno riconosciuti come propri.

Ad uno dei due è stato trovato anche un falso tesserino della Polizia con la dicitura “Polizia 113”, la fotografia di un uomo sconosciuto e le generalità di un inesistente ispettore capo.

Anche a casa dei due sono stati trovati diversi oggetti di valore legati probabilmente ad altri furti e che saranno oggetto di approfondimenti investigativi.

Alla fine il magistrato ha disposto l’accompagnamento in carcere.

Ricordiamo che in caso di richieste sospette o di dubbi e perplessità non bisogna esitare a comporre il numero unico di emergenza e chiedere l'intervento della Polizia.

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Debora Mecchia

28/01/2022
(modificato il 14/03/2023)