Cambiano i distintivi di qualifica della Polizia

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Sono stati presentati ufficialmente pochi giorni fa dal capo della Polizia Franco Gabrielli durante la cerimonia che celebrava il 166° Anniversario della fondazione della Polizia. Sono i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato.

In un decreto interdirettoriale firmato dal direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri, dal comandante generale della Guardia di finanza Giorgio Toschi e dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Santi Consolo, sono state fissate le caratteristiche di tutti i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato e della Polizia penitenziaria.

Le due amministrazioni civili ad ordinamento speciale hanno adottato distintivi di qualifica che si distaccano da quelli delle strutture militari.

In particolare per la Polizia di Stato, come ha dichiarato il prefetto Gabrielli nella presentazione, “Abbiamo finalmente adottato i nostri segni distintivi di qualifica svincolandoci dai gradi militari. Questo non per segnare una distanza da quel mondo, al quale riconosciamo uno straordinario patrimonio di professionalità e competenza, ma per rimarcare con orgoglio la nostra identità di Amministrazione civile ad ordinamento speciale e riaffermare l’adesione ad un nucleo di valori, sublimato dal nostro motto “Sub Lege Libertas”.

Nel medesimo decreto sono stati anche definiti i distintivi di qualifica degli appuntati scelti “qualifica speciale”, dei brigadieri capo “ qualifica speciale” e dei luogotenenti e luogotenenti carica speciale dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.

Cosa cambia?

Cambia tutto, verrebbe da dire: innanzi tutto l’aquila turrita, uno dei simboli caratteristici che da sempre contraddistingue la Polizia, accompagnerà tutti i distintivi di qualifica da agente a Dirigente generale.

Poi i simboli dei vari ruoli, i plinti per gli agenti ed assistenti, i rombi per i sovrintendenti i pentagoni per gli ispettori e le formelle per i funzionari. Cambia anche la classica disposizione verticale dei vari simboli che compongono il distintivo, che viene sostituita da una disposizione orizzontale o a piramide.

Il risultato è il frutto di un lavoro di un team coordinato da un esperto di araldica che, con il contributo degli esperti del Dipartimento della pubblica sicurezza e delle organizzazioni sindacali, hanno elaborato un progetto coerente di ridefinizione dei segni distintivi delle varie qualifiche.

13/04/2018
(modificato il 23/04/2018)