Gabrielli a Viterbo interviene ad un convegno sul terrorismo
“Sicuri contro il terrorismo” è il titolo del convegno al quale ha partecipato questa mattina il capo della Polizia Franco Gabrielli a Viterbo.
Sul palco, insieme al Prefetto, anche l’onorevole Giuseppe Fioroni, l’onorevole Marco Minniti Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica della Presidenza del consiglio e Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo.
L’incontro è stato organizzato dal centro studi Aldo Moro, lo statista della Democrazia cristiana ucciso dalle Brigate rosse nel 1978, del quale ieri ricorreva il centenario della nascita.
La ricorrenza è stata l’occasione per tracciare una mappa delle minacce contemporanee delle nuove forme di terrorismo di matrice radicale.
Il capo della Polizia, nel suo intervento, ha parlato della sua esperienza professionale nel corso della quale ha spesso constatato che più che la ricerca “Della radice dei problemi c’è la ricerca della rassicurazione”; è un atteggiamento culturale che deve esser cambiato. “Il vero approccio è quello della verità - sostiene il Prefetto – quella terroristica non è una minaccia di oggi e non è una minaccia destinata a finire presto”.
“ La minaccia – ha aggiunto Gabrielli – è una minaccia reale indistinta ed indeterminata. Abbiamo una legislazione invidiabile perché in passato abbiamo già pagato un prezzo con il terrorismo endogeno e quello internazionale”
“Quello che non dobbiamo fare - ha detto il direttore generale della pubblica sicurezza – è pagare il prezzo più alto e cioè modificare il nostro stile di vita, le nostre abitudini”
“Dobbiamo entrare nell’ordine delle idee- ha continuato il Prefetto- che esiste una minaccia ma ci sono apparati che stanno producendo uno sforzo enorme”.
Il capo della Polizia, in materia di coordinamento, ha poi citato il Casa (Comitato di analisi strategica anti terrorismo) un organismo che include le forze di polizia e le agenzie di sicurezza e che è operativo sin dal 2004 in Italia.