Napoli: lavoro fantasma per pregiudicati in cerca di libertà

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Un'attività di Polizia giudiziaria condotta dagli agenti del commissariato di Polizia Montecalvario e in stretta sinergia con l' Ufficio Ispettivo della Direzione Provinciale del lavoro, ha individuato una cooperativa di lavoro che si dichiarava disponibile ad assumere pregiudicati, già condannati per diversi reati, per beneficiare di misure alternative alla detenzione.

Denunciato all'Autorità Giudiziaria l'amministratore della Cooperativa con sede nei quartieri Spagnoli, tale M.C. di anni 82 per false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'Autorità Giudiziaria.

L'indagine della Polizia ha indotto il Magistrato di Sorveglianza a sospendere le misure alternative alla detenzione che erano che erano state concesse in favore di tre pregiudicati condannati per rapina e altri reati..

Nell'ambito dell'attività è emerso che l'anziano amministratore dichiarava di voler assumere alle dipendenze della cooperativa con mansioni di operai addetti alle pulizie per condomini cittadini o magazzinieri numerosi pregiudicati, già condannati per diversi reati che presentavano istanze ai tribunali di Sorveglianza per beneficiari di misure alternative alla detenzione.

Nel corso degli ultimi mesi, poiché si era dichiarato disponibile ad assumere almeno 20 pregiudicati ed alcuni di questi avevano effettivamente beneficiato delle misure alternative al carcere, attraverso un controllo congiunto con l'Ufficio Ispettivo, si accertava che per 4 lavoratori non era stata trasmessa la comunicazione preventiva di assunzione, non erano stati iscritti nel libro unico del lavoro, né erano stati versati i contributi assistenziali e previdenziali.

Inoltre la sinergia lavorativa tra i due uffici, consentiva di registrare che nessun adempimento era stato eseguito circa la corretta costituzione di un rapporto di lavoro così come non era stata corrisposta alcuna retribuzione.

I poliziotti inoltre accertavano che i lavoratori che beneficiavano delle misure alternative pur venendo rintracciati presso la cooperativa negli orari di lavoro, di fatto sono stati sempre sorpresi in atteggiamenti oziosi incompatibili a qualsiasi attività finalizzata al reinserimento rieducativi.

In diverse occasioni, costoro sono stati trovati seduti nell'androne della cooperativa, intenti a dialogare tra loro o con passanti addirittura, in altre occasioni, a giocare con una consolle giochi playstation PS3 collegata ad un televisore.
Alla luce degli accertamenti svolti, la Polizia ha denunciato il titolare della cooperativa per i reati già indicati mentre il Magistrato di Sorveglianza ha disposto la revoca delle misure alternative concesse in favore di tre detenuti che risultavano dipendenti della stessa.
Sono ritornati in carcere:
D. M., 23enne condannato per rapina aggravata, stupefacenti, evasione ed altro;
G. D.C., 26enne, condannato per rapina( due volte) furto in abitazione, resistenza e lesioni a PP.UU. evasione;
L. A. B., 33enne, condannato per rapina e altro.

18/03/2011