A Napoli Raoul Bova nuota per la legalità

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scena del film Un'occasione unica per il Pon Sicurezza (Programma Operativo Nazionale) per farsi conoscere al grande pubblico: venerdi 25 febbraio, a Napoli, attraverso il film "Come un delfino", sono state illustrate le opportunità di questo programma, gestito dal ministero dell'Interno - Dipartimento della pubblica sicurezza e cofinanziato dall'Unione Europea e rivolto alle 4 regioni del Sud d'Italia, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

"Pon Sicurezza: ciak si cambia" è il "claim" di presentazione di un evento unico nel suo genere: un film nato e girato in zone di forte disagio giovanile; la trama punta sullo sport come leva per far nascere nei giovani valori di solidarietà, giustizia e equità.

''Il messaggio che vogliamo dare è duplice - ha detto il prefetto Nicola Izzo, autorità di gestione del Pon Sicurezza - da un lato affrontare il tema del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie e dall'altro informare su iniziative del Pon rivolte anche ai giovani''.

Il protagonista del film "Come un delfino" è l'attore Raoul Bova. Il film, presentato venerdì all'istituto "Galileo Ferraris" del quartiere Scampia di Napoli, è stato preceduto da un dibattito con il vice capo vicario della Polizia, Nicola Izzo - Autorità di gestione del Pon Sicurezza. La discussione è stata moderata dalla giornalista Conchita Sannino. Una breve introduzione alla proiezione del film è stata fatta dalla preside dell'istituto e da due alunni.

"Questo film è un sogno che si avvera perché parla di come vedo lo sport e il nuoto. È una storia che unisce il mio passato di sportivo con il mio presente di attore e produttore impegnato molto anche nel sociale", ha detto l'attore.

La storia offre alcuni spunti di riflessione: il protagonista Alessandro, campione di nuoto che, al culmine del successo, ha dovuto interrompere l'attività agonistica per motivi di salute, diventerà allenatore di un gruppo di ragazzi che abitano in un luogo confiscato alla mafia e trasformato in una casa famiglia.E qui incontra Barbara Bobulova, un giudice minorile che tratta i casi più difficili.

Nel cast anche Paolo Conticini, che interpreta il manager di Alessandro - Raoul Bova, Ricky Memphis, sacerdote responsabile della comunità, e Maurizio Mattioli.

L'idea si basa sull'esperienza vissuta da don Luigi Merola, un sacerdote che a Napoli ha creato una struttura simile in una proprietà confiscata alla Camorra.

Nel film che andrà in onda martedì e mercoledì prossimi su canale 5, si fa più volte riferimento alle opportunità offerte dal Pon Sicurezza; infatti la piscina dove si allenano i ragazzi fa parte di un bene confiscato alla criminalità organizzata, riqualificato grazie ai fondi messi a disposizione dal Programma Operativo Nazionale.

Ricordiamo che uno degli obiettivi del Piano è quello di combattere, attraverso iniziative di legalità, la criminalità e il disagio giovanile in città e quartieri dove sono più frequenti le situazioni di rischio devianza per adolescenti e giovanissimi. Inoltre il Pon lavora per il recupero della legalità di aree urbane degradate anche attraverso la riqualificazione di beni pubblici in cui realizzare centri di aggregazione e aree attrezzate.

28/02/2011
(modificato il 03/03/2011)
Parole chiave:
pon - sicurezza - confisca - film - Napoli