Modena: dalla Zisa in trasferta i professionisti delle rapine
In trasferta per commettere rapine nella provincia di Modena.
Questo è quanto è stato contestato oggi a sei arrestati dalla Squadra mobile del capoluogo emiliano che, dopo due anni di indagini, hanno ricostruito i movimenti dei rapinatori.
La Squadra mobile ha attribuito alla banda almeno quattro colpi, tre dei quali effettuati in banche di Sassuolo.
I banditi sceglievano agenzie bancarie della provincia e attraverso i basisti individuavano le banche più semplici da rapinare.
L'operazione è stata denominata "Zisa" dal quartiere di Palermo dove 4 dei sei arrestati erano nati e cresciuti.
La struttura dell'organizzazione era ben regolamentata: due siciliani pregiudicati per rapina, ufficialmente titolari di imprese edili nella provincia di Modena, erano i basisti che effettuavano i sopralluoghi ma non partecipavano all'esecuzione dei colpi.
I due "imprenditori" comunicavano poi ad altri due componenti del gruppo residenti a Palermo, tutte le notizie utili per mettere a segno la rapina la rapina.
Gli esecutori materiali partivano da Palermo e arrivavano a Modena dove li raggiungeva un terzo complice, un campano pregiudicato ed esperto in rapine residente a Mantova.
Quest'ultimo aveva anche il compito di trovare le macchine da utilizzare per le rapine fornite dal sesto arrestato, un brasiliano residente anche lui a Mantova e da un suo connazionale, sfuggito alla cattura perché tornato in Brasile.
(modificato il 19/01/2011)