Criminalità: Manganelli in Macedonia per incontri operativi

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Il capo della Polizia Antonio Manganelli a Skopje in MacedoniaAccordi operativi

Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, partecipa oggi, a Skopje (Macedonia), alla riunione del Sepca (Southeast europe police chiefs association), l'associazione che riunisce i capi delle polizie del sud est europeo.

L'incontro di oggi è l'occasione per proseguire le attività di collaborazione internazionale per il contrasto delle più pericolose forme di criminalità organizzata transnazionale.

L'invito rivolto al prefetto Manganelli è la conferma di come il sistema italiano di contrasto al crimine sia un modello di riferimento per i Paesi dell'area balcanica.

I risultati positivi conseguiti proprio grazie alle forme di collaborazione internazionale sviluppate in questi ultimi anni, sono visti dalle polizie del Sepca come un obiettivo da raggiungere con l'importante contributo dell'esperienza italiana.

A margine dell'incontro, è prevista la firma di un importante protocollo operativo tra il capo della Polizia Manganelli ed il suo collega macedone.

Subito dopo il prefetto Manganelli ha rilasciato alcune dichiarazioni sugli scopi della sua missione in Macedonia:

"La mia presenza qui - ha affermato il capo della Polizia - testimonia l'interesse dell'Italia ad una Europa veramente forte sul piano del contrasto alla criminalità. Il lavoro fatto sino ad oggi dalle polizie dei Balcani merita grande apprezzamento''. ''Si stava lavorando molto bene in questi territori - ha continuato il Prefetto - e ciò anche grazie al forte investimento sui nostri ufficiali di collegamento''.

''Qualsiasi forma di criminalità ed eversione si può combattere solo lavorando insieme - ha proseguito il capo della Polizia - temi come il traffico di droga, il terrorismo internazionale e soprattutto il traffico di clandestini, possono essere affrontati solo lavorando attraverso delle grandi squadre. Ho avviato questo percorso con accordi bilaterali per garantire il massimo scambio di informazioni, poi ho messo al lavoro squadre congiunte tra polizie diverse e corsi di formazione che creino un unico modello di tecniche investigative; tutto ciò in una prospettiva tesa a favorire l'adozione anche di modelli legislativi simili''.

''Siamo all'inizio di un percorso, ma abbiamo fatti tanti passi in avanti e quindi dobbiamo guardare a nuovi traguardi. Come polizia italiana, stiamo lavorando alla tutela ed alla difesa dei più deboli. Ho voluto un ufficio che si occupasse della difesa delle minoranze, presso il mio settore che si occupa della polizia criminale, ritengo che questa sia la nostra prossima sfida'', ha concluso Manganelli.

Che cos'è Sepca

Dal 2002, l'associazione riunisce i capi delle polizie di Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Federazione della Bosnia Erzegovina Repubblica di Serba, Macedonia, Montenegro, Moldova, Serbia e, di recente adesione, Romania, Bulgaria e Albania.

L'operatività dell'organizzazione si basa sulla Cooperazione internazionale, lo scambio informativo, l'analisi dei fenomeni e la condivisione degli strumenti a disposizione per il contrasto delle organizzazioni criminali di quell'area geografica e le loro proiezioni sugli altri Stati, nel rispetto dei principi etici delle attività di polizia.

29/11/2010
(modificato il 30/11/2010)