Pordenone: sgominata banda dedita a furti in ville

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La Polizia di Stato di Pordenone ha smantellato una pericolosa banda criminale dedita a reati predatori in ville ed abitazioni del nord italia: 3 cittadini albanesi sono stati arrestati, alcune armi da fuoco sono state sequestrate e sono stati commessi 100 furti aggravati in abitazioni con circa 1 milione di euro di proventi illeciti. Sin dalle prime ore dell’alba è iniziata una vasta operazione dei poliziotti che hanno eseguito arresti e perquisizioni in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia, nei confronti di una pericolosa banda criminale specializzata nella commissione di reati predatori in ville ed abitazioni ubicate nel Nord-Est. Le indagini coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, sono state svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone che ha eseguito le operazioni  in collaborazione con le Squadre Mobili di Milano e Treviso, con il Commissariato di P.S. di Conegliano Veneto (Tv), ed il concorso delle unità specializzate U.O.P.I della Polizia di Stato e del Reparto Prevenzione Crimine di Padova.I provvedimenti restrittivi in carcere sono stati disposti dall’autorità giudiziaria pordenonese nei confronti dei tre malviventi, responsabili di 33 furti aggravati in ville ed abitazioni, oltre che di altri  70 reati predatori, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dallo scorso periodo prenatalizio, principalmente nelle Province di Pordenone e Treviso.Circa 1 milione di euro gli illeciti introiti tra denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, oltre a pistole e munizioni nella disponibilità degli arrestati, pronti ad utilizzarle anche nel corso dei loro raid serali e notturni nelle abitazioni.L’ indagine ha tratto origine dal furto aggravato in abitazione perpetrato nel centro di Pordenone la sera del 27 dicembre 2018, allorquando ignoti, introdottisi nell’appartamento asportavano un armadio blindato ove erano custoditi monili in oro per un valore di 30.000 euro, nonché un revolver Smith e Wesson cal. 38, una pistola semiautomatica Browning cal. 33, e tre fucili.Venivano quindi avviate le indagini anche con l’acquisizione di traffico dal cui esame si evidenziavano tre utenze che si contattavano tra loro e temporalmente compatibili con la perpetrazione del furto.Sviluppando tale dato si riscontrava come le tre utenze individuate, acquistate  nel mese di ottobre in provincia di Milano ed intestate fittiziamente a persone inesistenti, risultavano essere presenti in concomitanza con altri furti in abitazione, perpetrati a far data già dal mese di novembre, reati predatori commessi nelle province di Pordenone e Treviso. Si delineava così l’esistenza di un ben strutturato sodalizio criminoso, costituito da cittadini albanesi, gravati da precedenti specifici, specializzati nei furti in abitazione con sottrazione di casseforti ed armadi blindati, aventi la loro base logistica in due appartamenti rispettivamente ubicati a Conegliano Veneto(Tv) e Treviso, luoghi ove materialmente, utilizzando dei flessibili scardinavano i forzieri sottratti dalle case, impossessandosi del contenuto.Si riscontrava ancora come gli stessi, tra i vari furti in abitazione, avevano perpetrato anche quello commesso la sera del 21 gennaio u.s. a Sacile (Pn) con sottrazione della cassaforte contenente 40.000 euro di preziosi, nonché 1 pistola semiautomatica Sig Sauer cal. 45 ed 1 pistola semiautomatica Walther cal. 9 x 21, con relativi caricatori e nr. 200 cartucce. Dal contesto investigativo emergeva come tali armi fossero rimaste nella disponibilità dei prevenuti, determinatisi ad utilizzarle, se necessario, durante le intrusioni nelle abitazioni.

21/02/2019
(modificato il 26/02/2019)
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