Una sala in ricordo di Fabio Cianciolo

Il capo della Polizia Lamberto Giannini ha partecipato oggi alla cerimonia di intitolazione della Sala riunioni della Direzione centrale dei servizi di ragioneria del Dipartimento della pubblica sicurezza al dirigente di ragioneria Fabio Cianciolo.

Durante una breve ma commovente cerimonia, alla presenza della moglie Angela e della figlia Gaia e con la madre Anna video collegata da casa a Reggio Calabria, è stata scoperta una targa in memoria del dottor Fabio Cianciolo che, per circa 30 anni, è stato una punto di riferimento all’interno del Dipartimento della pubblica sicurezza. A benedirla è stato il coordinatore dei cappellani della Polizia di Stato don Pino Cangiano

A ricordare Fabio Cianciolo è stato il direttore centrale per i servizi di ragioneria Francesco Ricciardi, il quale ha ricordato come, durante la sua prestigiosa carriera, il dottor Cianciolo ha avuto un ruolo fondamentale nell’ambito della gestione amministrativo-contabile del Dipartimento.

Il capo della Polizia Giannini ha evidenziato come “questa intitolazione è un segno tangibile che servirà non solo a ricordare oggi Fabio Cianciolo, ma anche ad avere un luogo che sopravviverà a noi e che servirà anche alle generazioni future per conoscere le storie di coloro che così tanto hanno dato, col loro duro lavoro, al Dipartimento di pubblica sicurezza”

Alla cerimonia, oltre al capo della segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza Sergio Bracco, erano presenti anche molti amici, colleghi e collaboratori del dottor Cianciolo ai quali la signora Anna ha voluto rivolgere il suo commosso ringraziamento per la vicinanza dimostrata a lei e a tutta la famiglia.

Fabio Cianciolo nella sua carriera quale dirigente dell’Amministrazione civile dell’Interno ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali, rappresentando il Dipartimento della pubblica sicurezza in consessi anche di portata internazionale. A causa di un malore improvviso, lo scorso anno, è tragicamente scomparso lasciando un grande vuoto tra i suoi familiari e in tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Serena Felici