Caserta: manette per le nuove leve della camorra

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Un arresto eseguito dalla polizia Estorcevano denaro per conto del clan camorristico dei "Piccolo" i due giovani arrestati questa mattina dai poliziotti della Squadra mobile di Caserta e del commissariato di Marcianise.

Le vittime delle estorsioni erano imprenditori e commercianti della zona. Chi rifiutava di soddisfare le richieste doveva subire atti intimidatori e danneggiamenti, commessi anche con l'uso delle armi.

I criminali arrestati sono Salvatore Ricciardi, detto "Fafammiello", e Antonio Nacca, conosciuti come i "Quaqquarone" di Marcianise, e sono accusati di danneggiamenti ed estorsioni, aggravate dal ricorso al metodo mafioso, detenzione di armi e munizioni comuni e da guerra.

All'interno di un capannone, che era nella disponibilità di uno degli estorsori, gli agenti hanno trovato una pistola mitragliatrice Uzi, di fabbricazione israeliana, completa di caricatore e munizioni, pronta ad essere utilizzata.

Gli arrestati rappresentano le nuove leve della camorra e con la loro attività cercavano di riaffermare il dominio territoriale del clan che negli anni '90 è stato protagonista di una sanguinosa faida contro il gruppo rivale dei "Belforte" per il controllo della zona di Caserta e Marcianise.

02/09/2010
Parole chiave:
camorra - Caserta - estorsione