Roma: il crimine globalizzato in un convegno

CONDIVIDI

Autovetture della Polizia di StatoPresentato questa mattina a Roma, nella sede della Direzione nazionale antimafia, il rapporto su "La globalizzazione del crimine" redatto dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC).

Presenti al convegno il vice capo della Polizia Francesco Cirillo, il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, il direttore dell'UNODC, Antonio Maria Costa nonché i vertici delle forze di polizia impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata.

"Non c'è dubbio che il crimine organizzato - ha detto il vice capo della Polizia Francesco Cirillo durante il suo intervento - è un problema del mondo e non delle singole nazioni. Evidentemente non tutti i paesi sono attrezzati per contrastare il crimine organizzato e l'Italia può creare un manuale che raccolga le buone prassi investigative per contrastarlo. L'Italia ha una legislazione e tecniche all'avanguardia ma dobbiamo creare una rete unica".

"Nel 2012 - ha continuato il prefetto Cirillo- ospiteremo l'assemblea mondiale dell'Interpol, 118 Paesi saranno in una città italiana a simbolo della centralità che l'Italia vuole assumere nella lotta al crimine organizzato che va combattuto da tutti i paesi''.

L'incontro ha rappresentato un'importante occasione per discutere l'impatto del crimine internazionale sull'Italia e i risultati ottenuti attraverso i modelli di contrasto adottati dal nostro Paese.
Il rapporto dell'UNODC, sottolineando come i traffici illeciti coinvolgano tutti i Paesi più sviluppati, illustra le principali tendenze, le dinamiche e le minacce rappresentate dalle nuove forme di criminalità.

La presentazione di questa mattina è stata utile anche per uno scambio tra esperienze nazionali e internazionali nel contrasto alla criminalità organizzata, nonché un'occasione per fare il punto sull'attuale situazione e sugli scenari futuri a partire da un Paese, l'Italia, che rappresenta uno snodo cruciale per molti dei traffici del crimine organizzato transnazionale.

Tra i dati principali del rapporto emerge:

  • Solo in Europa, sono circa 140 mila le vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, con un ricavato annuale da parte dei loro sfruttatori di 3 miliardi di dollari;
  • Le due rotte principali del traffico di migranti vanno dall'Africa all'Europa e dall'America Latina agli Stati Uniti;
  • Se l'Europa rappresenta il più proficuo mercato d'eroina (20 miliardi di dollari), la Russia è il Paese con il più alto consumo al mondo (70 tonnellate);
  • Il mercato mondiale di armi da fuoco illecite si aggira ogni anno intorno ai 170-320 miliardi di dollari. Nonostante il contrabbando d'armi possa considerarsi episodico - legato a conflitti specifici - la quantità di armi illecite vendute è talmente grande da poter uccidere tante persone quante alcune epidemie pandemiche.
  • Nel corso dell'ultimo decennio il numero di prodotti contraffatti, individuati sui confini europei, è aumentato di dieci volte generando profitti annuali superiori a 10 miliardi di dollari.
  • Se oltre un milione e mezzo di persone subisce ogni anno furti d'identità, per una perdita totale in termini economici stimata nell'ordine di un miliardo di dollari, i crimini informatici stanno mettendo a repentaglio la sicurezza nazionale: centrali elettriche, traffici aerei ed impianti nucleari sono già oggetto di attacchi informatici.
21/06/2010