L'angolo delle conferenze: "parlano" i Reparti della polizia

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Lo spazio dedicato alle conferenzeNell'Agorà, l'area di piazza del Popolo riservata alle conferenze, si alternano i rappresentanti di Uffici e Reparti della Polizia di Stato.

Per le Fiamme oro, il tecnico della scherma Stefano Pantano, ha parlato dei risultati ottenuti dagli atleti cremisi in tutte le competizioni. Il movimento sportivo italiano si basa sui gruppi come le Fiamme oro che permettono agli atleti di svolgere l'attività sportiva nel modo migliore, curando in modo particolare i settori giovanili.

Sullo schermo le immagini di alcuni atleti della polizia che hanno fatto la storia dello sport: Valentina Vezzali, Roberto Cammarelle, Andrea Minguzzi, Francesco D'Aniello, senza dimenticare i campioni del passato come Livio Berruti, Daniele Masala e un certo Carlo Pedersoli che diventerà famoso con il nome di Bud Spencer.

La parola è passata poi al Servizio centrale operativo (Sco). Marco Garofalo ha descritto l'attività svolta contro la criminalità organizzata e comune, contrastando delitti di particolare gravità.

Gli uomini dello Sco danno supporto alle Squadre mobili e conducono operazioni anche all'estero in collaborazione con le polizie straniere. Si impegnano nella cattura dei latitanti più pericolosi, nel contrasto alle associazioni di tipo mafioso, al traffico di armi, droga e riciclaggio di denaro, contro la tratta di esseri umani e l'immigrazione clandestina.

Molto interesse ha suscitato la sezione specializzata nell'attività di monitoraggio ed analisi dei fenomeni di abuso sessuale contro donne e minori. Chiara Giacomantonio ha focalizzato l'attenzione sullo stalking, l'insieme di condotte persecutorie che causano nelle vittime, quasi sempre donne, uno stato di paura e una "sensazione di assediamento". Questi comportamenti configurano il reato di "atti persecutori" introdotto nel 2009.

Ugo Angeloni ha illustrato l'impegno del Servizio controllo del territorio nella prevenzione dei reati. In linea con lo slogan "c'è più sicurezza insieme" è stata evidenziata l'importanza della collaborazione tra cittadini e polizia per migliorare la percezione della sicurezza: "ciò che non vediamo noi possono vederlo i cittadini" ha sottolineato il portavoce del Reparto.

È importante segnalare non solo i casi di pericolo emergente ma ogni situazione sospetta, al 113, alle pattuglie in strada o ai poliziotti di quartiere.

15/05/2010
(modificato il 17/05/2010)