Indagini in corso: la polizia "scrive" la cronaca sul Tgcom

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Il ministro dell'Interno e il capo della Polizia alla conferenza stampa Le indagini e le operazioni di polizia raccontate direttamente dagli uffici che le hanno portate a termine sul nostro sito web e in quello del Tgcom, il sito di informazione di Mediaset. È stata presentata ieri a Roma una collaborazione, prima nel suo genere, tra il sito www.poliziadistato.it ed il portale d'informazione online diretto da Paolo Liguori.

Commissariati, squadre mobili, Digos, già da alcuni giorni riportano direttamente le operazioni sul nostro sito, nello spazio "I fatti del giorno". E le notizie della polizia dal territorio trovano ora un posto speciale nella pagina della cronaca del TgCom.

Alla presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni e del capo della Polizia Antonio Manganelli, i funzionari dell'Ufficio relazione esterne del Dipartimento della pubblica sicurezza e i responsabili di Mediaset hanno illustrato il progetto di collaborazione.

Visibilmente soddisfatto il capo della Polizia Antonio Manganelli ha sostenuto che "mettere insieme le forze e costruire insieme un percorso per la sicurezza" è un'iniziativa in linea con l'idea di sicurezza partecipata che il Dipartimento della pubblica sicurezza sta portando avanti. Concetto per il quale lo scorso anno si era deciso anche di modificare lo slogan che accompagna l'attività della Polizia di Stato da "vicini alla gente" a "c'è più sicurezza insieme". Quella di oggi ha ribadito il prefetto Manganelli "è una tappa in più verso la polizia del terzo millennio, una polizia trasparente come un palazzo di cristallo attraverso cui si vede quello che succede".

Com'è nata l'idea?

La polizia dunque che si racconta, in tempo reale, grazie alle nuove tecnologie. Ma com'è nata l'idea? Lo ha spiegato il direttore dell'Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato Maurizio Masciopinto che ha raccontato come, una decina di anni fa, quando lavorava in provincia il questore (l'attuale capo della Polizia) gli fece notare che su 49 interventi di polizia riportati nel "mattinale" i giornali ne riprendevano solo 3 o 4. Per questo si è pensato di creare ha detto Masciopinto "un portale di servizio dove affluiscono tutte le informazioni e che fosse una voce aperta tra le 103 questure d'Italia. Da qui è nato, a costo zero perché fatto dai tecnici della Polizia di Stato, il servizio presentato oggi che riporta in modo automatico tutte le notizie locali e colma così quel "Gap" che esiste tra sicurezza reale e percepita".

Lo spazio infatti è aperto non solo agli eventi che hanno una rilevanza nazionale e che normalmente trovano visibilità su tutti gli organi di informazione, ma anche e soprattutto alle notizie di importanza locale che tendono ad avvicinare l'istituzione al territorio in cui la polizia quotidianamente lavora. Un nuovo modello di informazione veloce, agile e soprattutto diretta: sono i "portavoce" delle singole questure a raccontare i fatti così come gli investigatori li hanno visti e vissuti.

Grazie al costante aggiornamento verranno pubblicati a rotazione, sul sito www.tgcom.mediaset.it, i link con le ultimissime notizie riportate dalle realtà locali che la gente può riconoscere e condividere in prima persona.

"E la novità sta anche nel fatto che è stato già creato un applicativo per l'I-phone che permette di consultare questo servizio anche sul proprio telefonino, cliccando sulla mappa dell'Italia e leggendo in anteprima la notizia" ha detto Paolo Liguori direttore del Tgcom.

Alla conferenza stampa erano presenti tra gli altri anche il vice capo della Polizia Paola Basilone, il direttore generale di Rti interactive media Yves Confalonieri e Mauro Crippa direttore generale dell'informazione Mediaset.

A concludere le parole del ministro dell'Interno Roberto Maroni: "quando nel 1994 ero ministro una telefonata mi svegliava alle 7.30 del mattino; mi chiamavano per leggermi le notizie del mattinale: arrestato ubriaco, ritrovata auto. L'applicazione presentata oggi rappresenta il tassello fondamentale che mancava: il rapporto diretto tra ciò che viene fatto e la comunicazione al cittadino". Questo nuovo servizio offerto attraverso il sito internet della Polizia di Stato, ha aggiunto il Ministro, dimostra che la polizia c'è ed è pronta a intervenire in caso di bisogno".

La polizia comunica con le nuove tecnologie

L'iniziativa rientra in una precisa strategia comunicativa della Polizia di Stato che intende avvicinarsi e condividere spazi comuni con il cittadino.

L'agente Lisa su Facebook, l'inserimento di filmati su Youtube e ora la partnership con TgCom sono solo alcune delle iniziative di vicinanza alla gente attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione.

Questo legame tra comunicazione istituzionale e nuove tecnologie parte da lontano; da quando nel 2001 nacque il nostro sito, sino al 2006 quando la Polizia di Stato creò il primo commissariato online al mondo; a queste sono seguite moltissime iniziative come la possibilità di avere alcuni servizi sul telefonino, l'opportunità per gli stranieri di seguire la propria pratica per il rilascio del permesso di soggiorno;e ancora, per coloro che hanno subito un furto in casa, la possibilità di consultare sul sito le foto degli oggetti ritrovati.

In collaborazione con Poliziamoderna.

07/05/2010
(modificato il 08/05/2010)