Emanuele Petri: vive nel ricordo

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Emanuele PetriÈ stata celebrata stamattina, ad Arezzo, una cerimonia religiosa in memoria del sovrintendente della polizia ferroviaria Emanuele Petri, medaglia d'oro al valore civile, ucciso il 2 marzo 2003 in un conflitto a fuoco con due brigatisti rossi.

La commemorazione celebrata dall'arcivescovo Riccardo Fontana si è svolta, alla presenza del questore Felice Ferlizzi e di altre autorità oltre che della moglie Alma e dei fratelli di Emanuele, in Questura; proprio in quella sala dove lo scorso anno è stata posta una scultura in marmo raffigurante il busto in ricordo del sovrintendente.

Il poliziotto è stato ucciso sette anni fa su un treno, lungo la tratta Roma-Firenze, per mano del brigatista Mauro Galesi anche lui deceduto nella sparatoria. L'uomo era a bordo insieme alla terrorista Nadia Desdemona Lioce, poi arrestata grazie ai colleghi di Petri: Bruno Fortunato (rimasto ferito) e Giovanni Di Fonzo.

Il sacrificio di Emanuele e l'arresto della Lioce hanno permesso agli investigatori di ricostruire la storia delle nuove Brigate Rosse e di individuare i responsabili dell'assassinio dei consulenti del ministero del Lavoro Massimo D'Antona e Marco Biagi (assassinati rispettivamente nel 1999 e nel 2002).

Per ricordare Emanuele sono previste anche altre iniziative a Tuoro sul Trasimeno, paese d'origine di Petri, e Castiglion Fiorentino. I due comuni, d'accordo con la questura di Arezzo e con Alma Petri, promuovono tra i giovani una riflessione sulla legalità. Sarà chiesto ai ragazzi di scrivere dei pensieri sull'argomento che, domani, saranno simbolicamente condivisi facendoli volare in aria legati a dei palloncini colorati.

02/03/2010
Parole chiave:
Petri - commemorazione - terrorismo