Ghana: un accordo per bloccare i flussi irregolari

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Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni e il Capo della Polizia Antonio Manganelli"Agenti ghanesi arriveranno presto in Italia per formare squadre miste con la Polizia di Stato e collaborare così all'identificazione ed al rimpatrio di clandestini". Lo ha detto il capo della Polizia Antonio Manganelli arrivato in Ghana, in Africa, con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, per sottoscrivere un accordo tecnico per contrastare l'immigrazione illegale.

L'obiettivo del viaggio intrapreso dal ministro dell'Interno che lo ha portato in Ghana, e oggi in Niger, è quello di contrastare i flussi di immigrazione clandestina verso l'Italia proprio alla loro origine. "Abbiamo accordi bilaterali ottimi con i paesi mediterranei dell'Africa, nella fascia che va dal Marocco all'Egitto" ha detto il ministro Maroni. "Ma si tratta spesso di paesi di transito dei flussi clandestini che in realtà originano dagli stati a sud del Sahara. Ecco perché.. (omissis) vogliamo allargare a quell'area la fascia di sicurezza non solo per quanto riguarda l'immigrazione, ma anche per il contrasto al terrorismo e al traffico di droga".

Le parole del ministro dell'Interno - che ha anche sottolineato che il Ghana è diventato uno snodo fondamentale per il traffico di droga verso l'Europa - sono state riprese anche dal prefetto Manganelli. '"Stiamo facendo - ha detto il capo del Dipartimento di pubblica sicurezza - accordi con tutti i paesi dell'area. Si tratta di paesi 'produttori' di clandestini e vogliamo contrastare questi flussi. È anche un modo per fare lotta al terrorismo", ha spiegato il capo della Polizia, "perché i paesi islamizzati conoscono il fenomeno del fanatismo e c'è il pericolo che l'immigrazione clandestina possa costituire un veicolo per l'ingresso in Italia di terroristi'".

- In collaborazione con Poliziamoderna. -

08/02/2010
(modificato il 09/02/2010)