Braccato dalla polizia, capo clan barese si costituisce

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Davide Francesco Rizzo, detto "u sicilianu", capo del clan barese Rizzo-Capriati e latitante dal luglio 2007, si è costituito domenica 7 febbraio nel carcere di Bari.

Sull'uomo, che fa parte dei 100 latitanti più pericolosi, pende una condanna di primo grado a 16 anni per associazione mafiosa, traffico di droga e detenzione di armi; è inoltre destinatario di due ordini di custodia cautelare in carcere.

La scelta di consegnarsi alle forze dell'ordine è scaturita dopo che il presunto boss si è accorto di essere braccato, oggetto in maniera pressante di indagini e ricerche da parte della polizia e di non avere ormai via di scampo essendo completamente isolato.

Secondo gli investigatori della Squadra mobile di Bari il latitante controllava le attività illecite nel rione barese San Girolamo e si contrapponeva al clan Strisciuglio; è ritenuto inoltre uno degli autori della "strage di San Girolamo" avvenuta nel febbraio 2004, nella quale furono uccisi due membri del clan rivale.

08/02/2010
(modificato il 09/02/2010)
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