Olocausto: la polizia ricorda Giovanni Palatucci

CONDIVIDI

il campo di concentramento di Dachau"Peccheremmo di colpevole indifferenza se non adempissimo quello che ci si presenta come un dovere: non dimenticare ciò che è stato, in una fosca stagione della nostra storia". Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del Giorno della memoria che il 27 gennaio ricorda tutte le vittime dell'Olocausto. "Così come non dimentichiamo" - ha aggiunto il Presidente - "il grande stuolo dei giusti italiani che, a rischio della loro stessa vita, contribuirono a salvare molte migliaia di ebrei, non soltanto italiani. Fu la loro un'opera di riscatto per il nostro popolo".

Tra questi rientra il questore di Fiume Giovanni Palatucci, catturato e deportato nel campo di concentramento di Dachau per aver difeso e salvato più di 5 mila profughi ebrei. La sua figura viene ricordata - oltre che a Trieste - anche in altre questure italiane.

A Firenze con il rabbino capo

A Firenze il questore Francesco Tagliente e il rabbino capo Joseph Levi ricordano, in un convegno, la storia del poliziotto che ha soccorso e aiutato le persone più deboli e indifese, divenendo un personaggio esemplare al quale tributare i più alti riconoscimenti.

Verona: due giorni di commemorazioni

A Palatucci, medaglia d'oro al merito civile, ieri è stata intitolato un percorso pedonale in zona lungadige Galtarossa a Verona; è stata inaugurata anche una mostra a lui dedicata nella sala buvette della Gran Guardia. Questa mattina alle 9, sempre alla Gran Guardia, sono state conferite le medaglie d'onore agli ex deportati; alla fine della cerimonia il questore Vincenzo Stignone ha commemorato Giovanni Palatucci, insieme al cappellano della Polizia di Stato Antonello Lazzerini. A seguire è stata deposta una corona di alloro al monumento dedicato ai deportati in piazza Bra.

Medaglie d'onore per gli ex deportati di Napoli

A Napoli, questa mattina alle 11, sono state consegnate dal prefetto Alessandro Pansa le medaglie d'onore, conferite con decreto del presidente della Repubblica, a 40 cittadini residenti in provincia che, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, furono deportati e internati nel lager nazisti. Alla cerimonia sono state invitate anche le scuole per stimolare i giovani a riflettere sulla Shoah e sul tema del razzismo.

Ricordo di Giovanni Palatucci alla radio

"Palatucci era una persona di grandi qualità umane e molto cattolico. Il gesto di preoccuparsi per altri, anche in un momento così difficile (mentre era sul treno che lo portava a Dachau ndr.), credo testimoni lo spessore di questa figura". Lo ha detto il giornalista e scrittore Toni Capuozzo, a Radio Gioventù - la rubrica radiofonica del ministro della Gioventù Giorgia Meloni che ha dedicato la puntata al poliziotto eroe.

Capuozzo, ospite in trasmissione, ha riportato alcuni episodi che gli sono stati raccontati dal padre che era brigadiere e lavorava, all'epoca, con Palatucci alla questura di Fiume. Tra questi, appunto, il fatto che una volta caricato sul treno che lo avrebbe portato in Germania, Palatucci gettò un biglietto al brigadiere Capuozzo dove pregava di avvisare la famiglia di un giovane triestino che era sul treno con lui, tra i deportati.

Proprio lo scorso anno - in occasione del centenario di Giovanni Palatucci - il capo della Polizia Antonio Manganelli è andato a Dachau, nel campo di concentramento dove morì l'ultimo questore di Fiume, per ricordare i suoi valori di solidarietà, di bene, di affetto, di fraternità che ancora oggi, ha dichiarato, "devono ispirare la nostra attività che si trova a contrastare nuove ed efferate forme di violenza".

27/01/2010
(modificato il 28/01/2010)