Camorra: sequestrati beni per oltre 20 milioni
Un'operazione antimafia condotta questa mattina da 50 agenti del Centro operativo di Napoli della Direzione investigativa antimafia (Dia) ha portato al sequestro di beni mobili e immobili per oltre 20 milioni di euro. I beni appartenevano a 5 persone, riconducibili a Michele Zagaria, capo dell'omonima cosca, aderente al più potente gruppo camorristico dei Casalesi. Michele Zagaria, inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi dal 1995, è riuscito ancora una volta a sfuggire alla cattura.
L'operazione della Dia ha permesso di individuare una fitta rete di ditte e società costituite apposta per investire i capitali provenienti da traffici illeciti. La maggior parte di questi era stata investita - a nome della famiglia Zagaria - con la complicità dell'imprenditore parmense Aldo Bazzini, suocero di Pasquale Zagaria (fratello di Michele).
Gli interessi e gli affari del clan dei Casalesi si estendevano, oltre che sul territorio campano, anche nel resto d'Italia. I soldi erano stati reinvestiti, infatti, anche in alcuni immobili di lusso di zone turistiche di pregio come la riviera della Versilia o la campagna cremonese. Qui una vecchia scuola era stata ristrutturata e trasformata in due abitazioni di prestigio.
Un'altra parte del patrimonio è stata ritrovata sotto forma di denaro contante depositato su conti correnti e polizze "vita" per un valore di circa 2 milioni di euro.
(modificato il 15/12/2009)