Sicuri: in strada come in Rete

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Le strade reali e quelle virtuali in un'immagine simbolicaLa strada e la Rete: uno spazio fisico ed uno virtuale dove i giovani possono facilmente incappare in pericoli e guai anche piuttosto seri. Sono questi i due luoghi dove gli adolescenti, forse, corrono più rischi; ma anche quelli su cui si concentra maggiormente l'attenzione delle istituzioni, così come della scuola e degli operatori del web. Con il progetto "In strada come in rete" - presentato giovedì 15 ottobre a Roma - la provincia di Roma in collaborazione con la polizia postale e quella provinciale coinvolge 30 scuole medie per insegnare, a oltre 11 mila studenti e 220 docenti, un uso sicuro e consapevole di internet, così come un comportamento corretto sulla strada.

Cominciano nei prossimi giorni i corsi per educare i ragazzi a riconoscere i pericoli della strada e le minacce del web: pedo-pornografia e cyber-bullismo in testa. Come? Con il coinvolgimento di 20 agenti della polizia provinciale, 10 della polizia postale e 3 operatori dell'Unicef che forniranno agli studenti tutte le informazioni utili per muoversi in modo sicuro sulle strade reali così come su quelle virtuali. A poche settimane dall'anniversario della convenzione sui diritti dei bambini dichiara il presidente dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora "vogliamo far diventare i ragazzi sempre più protagonisti consapevoli delle proprie vite e dei propri diritti".

Il progetto prevede anche la creazione di elaborati, o mini-video che saranno raccolti e pubblicati dal portale Skuola.net dove potranno essere votati dagli utenti. Le scuole vincitrici saranno premiate con un simulatore di guida.

"Iniziative come questa" - dice il direttore della polizia postale e delle comunicazioni Antonio Apruzzese - "ci permettono di formare una nuova generazione consapevole sia delle potenzialità sia dei rischi del web".

Partner del progetto, oltre a quelli sopra citati, sono anche Microsoft, Unione nazionale consumatori, Youtube e Google. E proprio Marco Pancini, di Google Italia, sostiene che nel collaborare a questo progetto "Youtube intende contribuire attivamente all'instaurarsi di una corretta cultura nell'uso dei nuovi media presso i giovani perché si comportino da consapevoli cittadini della Rete e non usino il web come un veicolo di amplificazione di azioni e comportamenti pericolosi o scorretti".

14/10/2009
(modificato il 02/11/2009)