Crotone: 35 milioni di euro sequestrati ai "Papaniciari"

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Veicoli della polizia di Stato impegnati in un'operazione contro la criminalitàSocietà, villaggi turistici, fabbricati, terreni agricoli, immobili e anche 2 imprese di pompe funebri, per un valore complessivo di 35 milioni di euro sono stati sequestrati questa mattina a Crotone dalla Squadra mobile e dello Sco (Servizio centrale operativo) a Crotone.

L'operazione, denominata "Dirty Investments", per la quale sono stati impegnati oltre 100 uomini, ha portato al sequestro di beni indebitamente accumulati dai clan mafiosi in particolar modo a quello dei "Papaniciari". Il nome della cosca deriva dal fatto che il clan opera principalmente nel quartiere di Papanice.

Il questore di Crotone, Giuseppe Gammino, in una dichiarazione ha rivelato che i beni sequestrati ai "Papaniciari", potente clan mafioso del crotonese responsabile di fatti criminali gravissimi, hanno un valore stimato per difetto.

L'attività investigativa, che ha permesso gli importanti risultati di oggi, è stata condotta da una specifica squadra investigativa composta dalla Polizia di Stato di Crotone e dallo Sco con l'impiego di uomini esperti nel settore patrimoniale.

L'indagine che si è conclusa con l'operazione di questa mattina ha avuto inizio oltre un anno fa, in seguito alla cruenta "guerra" di mafia tra le famiglie crotonesi dei "Megna" e dei "Russelli", scoppiata per il controllo del territorio e che ebbe il suo culmine nell'agguato del 22 marzo 2008, dove fu eliminato il boss Luca Megna e gravemente ferita la figlia di 4 anni.

12/10/2009
Parole chiave:
mafia - operazione - patrimonio