Novara: rapine a portavalori, 16 arresti

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Veicoli della polizia di Stato impegnati in un'operazione contro la criminalitàLa Polizia di Stato ha eseguito, questa mattina, 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di italiani specializzati in rapine a furgoni portavalori. Le accuse sono di associazione per delinquere, omicidio, tentato omicidio, rapine a danno di furgoni portavalori, porto e detenzione di armi da guerra, riciclaggio, ricettazione ed altri gravi reati.

Sono durate sei anni le indagini della squadra Mobile di Novara e Milano per stroncare l'attività criminale compiuta dalla banda negli anni dal 2002 al 2006 tra la Lombardia e il Piemonte.

Gli assalti ai furgoni portavalori che hanno fruttato all'organizzazione oltre 3 milioni di euro erano condotti con modalità militari e con l'utilizzo di micidiali armi da guerra. Nella rapina del 3 novembre 2006 in provincia di Lodi era stata uccisa anche una guardia giurata.

Una prima svolta nell'indagine si è avuta proprio nel dicembre del 2006, poche settimane dopo la tragica rapina di Lodi. Attraverso un lavoro di intelligence, 9 persone erano state bloccate ed arrestate poco prima di mettere in atto l'ennesimo assalto, che doveva avvenire sulla tangenziale di Milano. Nel corso delle operazioni è stato sequestrato un vero e proprio arsenale costituito da 6 kalashnikov, un fucile a pompa, 5 pistole, centinaia di cartucce, giubbotti antiproiettili e altro materiale utile alla realizzazione degli assalti.

28/09/2009
Parole chiave:
Armi - rapina - arresti