Il capo della Polizia consegna gli alamari ai neo poliziotti del 227° corso
Si sta per concludere la prima fase del percorso formativo per i 2.638 ragazze e ragazzi del 227° corso allievi agenti della Polizia di Stato, che tra due giorni giureranno fedeltà alla Repubblica e che, successivamente, raggiungeranno le province d'Italia per iniziare il loro lavoro al servizio dei cittadini, delicato compito per il quale da mesi si stanno preparando.
Segno distintivo di questo momento e dell’ingresso nella famiglia della Polizia è la tradizionale consegna degli alamari, che simboleggia il passaggio da allievo agente ad agente in prova, nonché la definitiva appartenenza e continuità che lega ogni poliziotto all’Istituzione.
È il punto d’inizio della vita da poliziotto al servizio dello Stato per la tutela della collettività.
Oggi pomeriggio, 12 allievi, tra i quali il primo del corso nazionale, i primi classificati nelle singole Scuole e il figlio di un poliziotto vittima del dovere, accompagnati dai formatori degli 11 Istituti e dal direttore dell'Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato Tiziana Terribile, hanno partecipato alla cerimonia che si è svolta al Viminale, durante la quale il capo della Polizia Vittorio Pisani ha attaccato sulla giacca d’ordinanza dei neo agenti i tanto ambiti alamari (Foto).
Familiari e amici dei neopoliziotti hanno partecipato nelle 11 scuole di Polizia di Alessandria, Campobasso, Caserta, Peschiera del Garda, Piacenza, Trieste, Vibo Valentia, Nettuno, Brescia, Pescara e Abbasanta, ad analoghe cerimonie (Foto) dove gli agenti hanno ricevuto gli alamari in metallo, caratterizzati da uno sfondo cremisi, due fiamme color oro e dalle iniziali RI della Repubblica italiana, da apporre sulle uniformi.