Manganelli: a Palermo per ricordare Terranova e la scorta

CONDIVIDI

Il capo della Polizia Antonio ManganelliErano le 8,30 del 25 settembre del 1979 quando il giudice Cesare Terranova e il maresciallo di polizia Lenin Mancuso perdevano la vita durante un agguato mafioso.

Sono passati 30 anni e in occasione di questo anniversario, il centro studi giuridici e sociali Cesare Terranova di Palermo ha organizzato il convegno dal titolo: "L'impegno dello Stato nell'azione di contrasto alla mafia" a cui partecipa il capo della Polizia Antonio Manganelli.
All'iniziativa, iniziata alle 16 nell'aula magna del palazzo di Giustizia di Palermo hanno preso parte anche il presidente del Senato, Renato Schifani e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

Quel 25 settembre di 30 anni fa - come consuetudine - il maresciallo era andato a prendere il giudice nella sua casa, a Palermo. Con la solita autovettura Fiat 131 si recavano al palazzo di giustizia. Ma questa volta la corsa veniva bloccata in via Rutelli da un commando che apriva il fuoco con una carabina Winchester e diverse pistole.

Il giudice Cesare Terranova moriva all'istante, mentre il maresciallo Mancuso veniva ferito nel tentativo di rispondere al fuoco per morire poche ore dopo in ospedale.

Il capo della polizia Antonio Manganelli nel rievocare gli anni in cui è avvenuto l'omicidio ha dichiarato: "Il ricordo della morte di Cesare Terranova e Lenin Mancuso è il ricordo di una tremenda estate vissuta da Palermo e dalla Sicilia. Queste morti ci ricordano che è necessario pensare al passato, ma anche guardare al futuro pensando che bisogna ancora fare tanto. Noi siamo consapevoli di avere raggiunto risultati straordinari, ma nella lotta alla mafia noi non abbiamo ancora vinto".

Il prefetto Manganelli durante il suo intervento ha poi ricordato anche che "in questi anni siamo riusciti a far regredire ad organizzazione criminale quella che era una setta segreta"; ha poi aggiunto che "l'economia legale è inquinata da quella illegale, ma questo non deve essere un alibi per non riconoscere quello che lo Stato fa".

25/09/2009
(modificato il 26/09/2009)