Commemorati a Roma i caduti della "Strage di San Valentino"
Viene ricordata come la “Strage di San Valentino” quella durante la quale, il 14 febbraio 1987 a Roma, un commando delle Brigate Rosse assassinò due giovani poliziotti, gli assistenti della Polizia di Stato Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri.
Oggi, nel 36° anniversario dell’eccidio, i due caduti sono stati commemorati con una Santa messa celebrata nella Basilica parrocchiale di Santa Croce al Flaminio, in via Guido Reni a Roma.
Dopo la messa, la commemorazione è proseguita in via Prati dei Papa, luogo in cui avvenne l’agguato, dove il questore di Roma Carmine Belfiore ha deposto una corona d’alloro a nome del capo della Polizia Lamberto Giannini. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari delle vittime e le Autorità civili e militari.
Quel giorno di 36 anni fa, la Volante guidata dall’agente Pasquale Parenti con a bordo Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri, stava scortando un furgone postale quando, in via Prati dei Papa, il mezzo fu costretto a frenare bruscamente a causa di un’auto che all’improvviso si mise di traverso, e l’auto della Polizia lo tamponò.
Sbucarono cinque brigatisti armati di pistole, fucili e mitra che, in pochi secondi, crivellarono di colpi la Volante. Il capopattuglia, Rolando Lanari di 27 anni rimase ucciso dentro la vettura mentre Giuseppe Scravaglieri, di 24 anni, fu trasportato al vicino ospedale San Camillo, dove perse la vita pochi minuti dopo il ricovero. Solo l’autista della Volante, nonostante le gravissime ferite riportate, riuscì a salvarsi.
L’agguato fu rivendicato dalle Brigate Rosse per la costruzione del Partito comunista combattente e i processi che seguirono accertarono che l’attentato era stato compiuto da esponenti del gruppo terroristico che lo aveva rivendicato.