Mondiali di judo: 90 chili d’argento per Christian Parlati

CONDIVIDI

Christian ParlatiLa seconda medaglia italiana arrivata dai Campionati del mondo di judo, in corso di svolgimento alla Humo Arena di Tashkent (Uzbekistan), è lo splendido argento vinto dal judoka delle Fiamme oro Christian Parlati nella categoria 90 chilogrammi.

Il portacolori cremisi ha disputato un torneo quasi perfetto, affrontando e superando sul tatami alcuni degli atleti più forti del ranking mondiale: lo statunitense Alexander Kanuf, l’azero Mammadali Mehdiyev, primo nel ranking internazionale, il greco Theodoros Tselidis, il brasiliano Marcelo Gomes ed in semifinale, il georgiano Luka Maisuradze, campione d’Europa 2022 e bronzo mondiale a Tokyo 2019, con un fantastico ippon all’ultimo secondo.

Nella finalissima per il titolo mondiale il nostro Christian ha incontrato il beniamino di casa, l’uzbeko Davlat Bobonov, prima testa di serie del tabellone e numero tre del ranking mondiale.

Christian ParlatiIncontro molto tirato, nel quale Parlati ha un po’ cambiato tattica, aspettando l’errore dell’avversario per piazzare la sua tecnica vincente. Purtroppo, questa strategia non ha pagato, perché l’uzbeko non si è mai scoperto e l’azzurro, nell’attesa, si è dimostrato troppo passivo, subendo i richiami arbitrali che alla fine ne hanno decretato la sconfitta per hansoku make.

Per l'atleta delle Fiamme oro si tratta della prima medaglia iridata tra i senior, dopo l'oro a livello juniores vinto nel 2018 nella categoria 81 chili.

Resta comunque la soddisfazione per un argento di portata storica perché Christian è il quinto italiano di sempre a salire sul secondo gradino del podio iridato.

Christian Parlati“È sicuramente una bella emozione, sono felicissimo per questo risultato, speravo nell’oro, ma sono sicuro che arriverà – ha detto il campione delle Fiamme oro dopo la gara - In finale avrei dovuto aggiustare un po’ il tiro, soprattutto laddove lui è stato bravo nell’anticiparmi. Non poteva essere una gara facile, ma stamattina ho dichiarato che avrei fatto il primo e l’ultimo incontro della giornata e ho mantenuto fede alle promesse. Ho affrontato tutta la giornata con tranquillità perché sapevo di poter fare bene. Già al secondo incontro, contro l’azero Mehdiyev, ho capito che avrei potuto ottenere un gran risultato. Peccato per la finale, qualcuno penserà che non abbia fatto abbastanza ma era davvero difficile trovare la presa giusta per rubargli l’iniziativa. La pressione dell’ambiente, tra l’altro, non mi ha aiutato. Guardo la giornata in positivo però: dopo nove mesi in questa categoria torno a casa con un argento mondiale e questo mi dà grande fiducia. Tra sette mesi avrò di nuovo la mia occasione”.

Sergio Foffo

11/10/2022