Karate: un oro e 2 bronzi per le Fiamme oro in Premier league
Dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, anche il karate ha ripreso l’attività internazionale con la tappa di Istanbul della Karate1 Premier league, dove gli atleti della nazionale italiana hanno vinto due medaglie d’oro e quattro di bronzo.
Fondamentale il contributo dei portacolori delle Fiamme oro, che hanno arricchito la loro personale bacheca e quella del Gruppo sportivo della Polizia di Stato con un oro e due bronzi.
Anche se la gara non assegnava punti per il ranking olimpico, si è trattato comunque di un ottimo banco di prova per testare la condizione dei nostri atleti contro avversari di altissimo profilo provenienti dal 72 paesi diversi.
Prova superata positivamente, grazie ai grandi sacrifici e agli allenamenti che, anche nei momenti più difficili, i nostri ragazzi hanno sempre sostenuto con i tecnici della nazionale e delle Fiamme oro.
Gradino più alto del podio per Silvia Semeraro, che si è aggiudicata la finale della categoria -68 chili senza combattere contro la sua avversaria, l’egiziana Feryal Abdelaziz, ritiratasi dopo la semifinale a causa di un infortunio.
Peccato perché, non essendoci in palio punti per la qualificazione olimpica, Silvia avrebbe voluto affrontare una valida avversaria per accumulare ulteriore esperienza in vista delle prossime gare, nonostante gli ottimi combattimenti disputati negli incontri precedenti e la vittoria ottenuta in semifinale sulla campionessa del mondo.
“Mi volevo mettere alla prova - ha detto Silvia - ci sono rimasta male perché volevo testarmi e provare nuove sensazioni. Quelle sensazioni che non provavo da molto tempo. Delle eliminatorie sono davvero contenta, dopo un anno non pensavo di riprendere così. La campionessa del mondo, dopo Minsk, batterla nuovamente è stato importante”.
Nei +68 chili l’altra poliziotta in gara, Clio Ferracuti, si è presa la medaglia di bronzo superando nettamente, con il punteggio di 6-1, l’olandese Vanesca Nortan. Anche Clio è in cerca della forma migliore in vista delle prossime gare di qualificazione per Tokyo, nelle quali avrà come “avversaria” anche Silvia Semeraro, nonostante combattano in categorie diverse.
Infatti alle Olimpiadi potranno partecipare solo 80 atleti suddivisi nelle otto specialità: kata maschile e femminile (con la nostra campionessa cremisi Viviana Bottaro già qualificata) e soltanto sei categorie di peso per il kumite (-55, -61, +61 per le donne e -67, -75, +75 per gli uomini).
“È stata una bella gara - ha detto Clio commentando la sua prestazione - Vorrei, però, dedicare questa medaglia a tutti i miei compagni di nazionale che non hanno potuto partecipare insieme a noi, e anche al mio gruppo sportivo, le Fiamme oro, che è la mia prima famiglia. Grazie! Anche da casa ci hanno sostenuto mandandoci un’energia pazzesca. Erano tutti sul tatami insieme a me”.
Anche Michele Martina si è messo al collo un bel bronzo battendo nella finale per il terzo posto della categoria -84 chilogrammi, il croato Ivan Kvesic con un perentorio 4-0. Per Michele vale lo stesso discorso delle sue colleghe in chiave olimpica, e anche lui si giocherà le sue possibilità di qualificazione nelle prossime gare.
“Sto bene e sono molto contento - ha commentato Michele - Un bel terzo posto, dopo un anno, che mi fa ben sperare. La stessa finale dell’Europeo 2018 e dei Giochi olimpici europei di Minsk del 2019 che ancora faccio fatica a mandare giù. All’inizio c’era tensione, poi però mi sono gustato le emozioni. È stata una bella trasferta. La corsa per Tokyo è aperta e speriamo bene”.
Sergio Foffo
(modificato il 11/05/2021)