Pon Legalità 2014.2020: progetti, iniziative e risultati

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Pon legalitàFavorire il rafforzamento delle condizioni di legalità per i cittadini e le imprese in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia con il fine di dare nuovo impulso allo sviluppo economico e migliorare la coesione sociale del Sud Italia.

È questo l’obiettivo di fondo del Programma operativo nazionale (Pon) legalità 2014-2020, un piano di investimento settennale gestito dal ministero dell’Interno - Dipartimento della pubblica sicurezza, cofinanziato a livello europeo al 75 per cento dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e dal Fse (Fondo sociale europeo) e per il restante 25 per cento da risorse nazionali.

Questa mattina, a Palazzo Viceconte di Matera, con la manifestazione “Legalità e cultura: valori in crescita nell’Europa di oggi e di domani”, il Pon Legalità si è raccontato al grande pubblico, attraverso la presentazione di progetti finanziati, iniziative avviate e risultati raggiunti (Foto).

Pon legalitàAlla manifestazione hanno partecipato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della Polizia Franco Gabrielli.

L’evento è stato aperto dall’Autorità di gestione del Pon Legalità, Maria Teresa Sempreviva, che ha interloquito con la giornalista Paola Saluzzi, presentatrice dell’evento, sugli obiettivi perseguiti con il Programma e sulle strategie utilizzate per raggiungerli.

“L’obiettivo del programma è far leva sul concetto di legalità che è presupposto indispensabile per la crescita del Paese - ha detto il prefetto Sempreviva - Vogliamo eliminare il divario tra regioni per evitare che ci sia una legalità a velocità variabili. Mi piace sottolineare il nesso imprescindibile tra legalità e cultura. La cultura è legalità, che implica conoscenza per poter reagire. È essenziale che le istituzioni contribuiscano ad alimentare la fiducia dei giovani e nei giovani, sostenendo i territori e la loro voglia di riscatto e rivincita. Cerchiamo quindi di avvolgere i giovani in una rete di valori. La legalità è un sentimento culturale che va sentito e vissuto”.

Pon legalitàSuccessivamente è intervenuto il capo della Polizia Franco Gabrielli, evidenziando che “I temi della sicurezza devono essere coniugati con una crescita complessiva che ha alla base la legalità, la cultura e la realizzazione di sinergie. La straordinarietà dei progetti Pon è data dal coinvolgimento dei vari attori sul territorio a tutti i livelli. La sinergia e il fare squadra sono fondamentali su questi temi. Dove creiamo i presupposti per la crescita culturale, per la riaffermazione della legalità, poniamo le basi per territori più sicuri e quindi per una crescita complessiva del nostro Paese”.

Infine il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha concluso la manifestazione evidenziando come “Con i progetti Pon operiamo per la sicurezza e per la legalità e quindi per la cultura della legalità. Così facendo guardiamo al futuro coinvolgendo i giovani che rappresentano il Paese del domani e la nostra speranza”.

Per raggiungere gli obiettivi il Pon Legalità agisce su due direttrici principali: da un lato contrastare e, ove possibile, debellare la presenza dei fenomeni illeciti e criminali grazie a strumenti tecnologici innovativi e intelligenti a favore della pubblica amministrazione e dall’altro realizzare nuovi modelli e nuove reti di inclusione sociale  per aiutare il contesto socio - economico  delle regioni “meno sviluppate” a respingere i tentativi  di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
Per fare questo il Programma è articolato su sei assi prioritari: rafforzare l’azione della pubblica amministrazione nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, rafforzare le condizioni di legalità delle aree strategiche per lo sviluppo economico, favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero dei beni confiscati e di altri beni del patrimonio pubblico, favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità, migliorare le competenze della pubblica amministrazione nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, accoglienza e integrazione migranti.

Sergio Foffo

05/12/2019
(modificato il 12/12/2019)