Stoccavano droga per rivenderla agli spacciatori, 22 arresti a Milano

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Oltre 600 chili di droga sequestrati e 22 persone arrestate sono il risultato dell’operazione “Mongolfiera” portata a termine a Milano dagli investigatori del commissariato Centro.

L’attività investigativa, iniziata nel marzo del 2016, ha portato anche alla denuncia in stato di libertà di 46 persone coinvolte nell’attività del gruppo criminale specializzato nel traffico di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina.

La droga veniva stoccata in diversi box e appartamenti sparsi tra Milano e Rozzano, per poi essere ceduta agli spacciatori che la smerciavano nelle piazze di spaccio della città e del Nord Italia.

L’indagine ha preso il via dal sequestro di oltre mezzo chilo di marijuana, nascosta nel baule di uno scooter di un italiano, risultato poi essere uno dei leader dell’organizzazione criminale; l’uomo era anche in possesso di alcuni telefoni cellulari con numeri di stranieri sconosciuti e con schede disattivate poco dopo l’invio di messaggi. Grazie a una scheda rimasta attiva gli investigatori sono riusciti a ricostruire la rete dei contatti del trafficante.

Gli accordi con i clienti avvenivano utilizzando proprio queste utenze telefoniche “vergini” intestate a persone inesistenti.

La svolta dell’indagine è avvenuta nel settembre 2016 con l’arresto di altre due persone e il sequestro di 5 chili e mezzo di cocaina e 113 chili di hashish.

L’organizzazione si riforniva attraverso due canali principali: dal Sudamerica, da cui la droga partiva per raggiungere i porti in Spagna e quello di Gioia Tauro, per poi continuare il viaggio su gomma per Milano.

Il secondo canale di approvvigionamento era curato da due cittadini albanesi che avevano la disponibilità di veri e propri depositi di droga in Albania e Spagna, da dove la merce partiva su un Tir o in piccoli carichi, su auto.

Una base di scarico della droga era a Sesto San Giovanni (Milano), di fronte a una delle sedi del tifo ultras del Milan. Gli agenti non hanno mai sequestrato nulla dentro la sede, ma nelle intercettazioni si parlava spesso di uno dei capi degli ultras rossoneri, ripreso anche dalla telecamera installata di fronte all'ingresso mentre scaricava la droga e pagava i corrieri.

Tra gli arrestati anche un dipendente di una società di steward in servizio durante le partite interne dell’Inter.

Il gruppo criminale si avvaleva anche di modalità particolarmente violente, infatti non disdegnava di “gambizzare” le persone che non pagavano i debiti.

Sergio Foffo

05/06/2018