Action day contro i furti di metallo

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Forze di Polizia e personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il 30 maggio scorso, hanno partecipato all’action day contro i furti di metallo. Si tratta di un’operazione che si è svolta contestualmente in Italia e in altri 11 Paesi dell’Unione Europea (Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Regno Unito), con lo scopo di contrastare in maniera strutturata questo fenomeno criminale.

Nel nostro Paese l’attività è stata organizzata dalla Direzione centrale della Polizia criminale, che ha coordinato 10.427 operatori di Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guadia di finanza, suddivisi in 5.200 pattuglie.

Le Forze dell'ordine hanno effettuato controlli su tutto il nostro territorio, presso i commercianti di rottami, nei cantieri, lungo le strade di frontiera e le linee ferroviarie. Sono stati sottopposti a verifiche anche numerosi soggetti sospettati di ricettazione.

Gli operatori hanno controllato più di 25mila persone e circa 2mila aziende attive prevalentemente nel settore del riciclo dei metalli; sequestrati notevoli quantità di rame e di altri metalli di illecita provenienza, nonché numerosi veicoli utilizzati per trasportare il materiale.

I circa cento funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, impiegati in diversi uffici doganali portuali e terrestri, hanno eseguito 30 controlli sulle spedizioni internazionali che hanno interessato oltre 1.050 tonnellate tra rottami e scarti di rame, ferro, acciaio, ottone e zinco.

Durante l’action day le Forze di Polizia hanno effettuato controlli incrociati in tempo reale con le banche dati di Europol: il riscontro investigativo rileva che il metallo rubato è spesso trasportato attraverso diversi confini e venduto come rottame,  lontano dalla scena del crimine.L’operazione è stata proposta dall’Italia nell’ambito della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali e ha visto il coinvolgimento dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) e dell’Agenzia dell'Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (Cepol).

Dai risultati complessivi conseguiti a livello europeo, emerge che sono state controllate 54.846 persone, 42.237 veicoli, 7.986 gestori ambientali, 589 aree di confine, 2.572 altri hot spots (tra cui porti e siti di trasporto su rotaia, siti di infrastrutture elettriche e di telecomunicazione nelle numerose aree  doganali).

L’attività ha permesso di arrestare, 117 persone e altre 1.331 sono state denunciate in stato di libertà; sono stati inoltre accertati 1.659 reati e contestate 2.763 violazioni amministrative.

Sono stati sequestrati 357.874 chili di metalli dal controvalore totale stimato di  889.674 euro circa (di cui 92.982 chili di rame, per un valore stimato di circa 539.299 euro), 983 pannelli solari e 140 veicoli.

Nel complesso, nel nostro Paese, sono state arrestate 24 persone e altre 150 sono state denunciate in stato di libertà; sono stati accertati 212 reati (33 furti, 54 ricettazioni, 106 crimini ambientali e 19 altri reati) e sono state contestate 232 violazioni amministrative (ambientali, fiscali, violazione al codice della strada etc). Sono, inoltre, stati sequestrati circa 270.461 chili di metalli dal controvalore totale di  449.690 euro circa (di cui 70.673 chili di rame, per un valore di circa  409.906 euro), 983 pannelli solari e 103 veicoli.

 

04/06/2018
(modificato il 18/06/2018)