Ragusa: chiusa casa per appuntamenti a luci rosse

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Uomini di tutte le età che, a qualsiasi ora del giorno e della notte, vagavano nella via, un po’ furtivi e imbarazzati, alla ricerca di un indirizzo, sbagliando spesso portone.

È la situazione in cui si sono trovate le persone residenti nelle strade in cui “lavorano” le prostitute che ricevono i clienti nei loro appartamenti.

Per la quarta volta, in questo 2017, alcuni cittadini di Ragusa hanno segnalato alla Polizia lo strano via vai dalla “casa chiusa”, questa volta in una strada del centro storico.

Gli investigatori della Squadra mobile sono intervenuti per accertare i fatti, e, dopo qualche giorno di osservazione, hanno verificato la notizia segnalata dai ragusani.

Il “traffico” di persone era provocato dal fatto che negli annunci, le prostitute non inserivano l’indirizzo, proprio per tentare di eludere i controlli delle Forze dell’ordine; per arrivare a destinazione il cliente doveva chiamare la ragazza per farsi spiegare al telefono la strada.

Quando gli uomini della Mobile e delle Volanti hanno fatto irruzione, nell’appartamento c’era un cliente che aveva appena consumato una prestazione sessuale.

Dall’indagine è emerso che la proprietaria dell’immobile aveva stipulato un regolare contratto con l’affittuaria, una cittadina romena, e sono in corso accertamenti fiscali per appurare la regolarità dei documenti.

Gli investigatori hanno anche ipotizzato un rilevante giro d’affari per la "casa di piacere", che aveva numerosi clienti e nella quale si praticavano prezzi che oscillavano da 50 a 200 euro, in base al tipo di prestazione richiesta.

Sergio Foffo

 

31/10/2017
(modificato il 07/03/2018)
Parole chiave:
prostitute - ragusa - squadra mobile - volante