Partivano dalla Sicilia per colpire al Nord, presi rapinatori pendolari

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Erano dei veri e propri pendolari del crimine i sette uomini arrestati questa mattina dagli agenti della Squadra mobile di Firenze in collaborazione con quelli di Caltanissetta, Catania, Treviso e Venezia. In carcere ne sono finiti tre mentre gli altri sono agli arresti domiciliari.

Per loro le accuse sono di rapina, furto e lesioni.

Altri sei arresti erano stati effettuati in flagranza di reato durante l’attività investigativa iniziata nel giugno dello scorso anno, dopo la rapina messa a segno in un istituto di credito di Firenze che fruttò ai malviventi circa 130mila euro.

L’indagine della Mobile ha fatto luce sull’attività dei rapinatori i quali partivano dalla Sicilia per assaltare istituti di credito in Toscana e in Veneto.

Grazie alle numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché all’analisi del traffico telefonico delle zone dove sono avvenuti i colpi, gli investigatori hanno individuato i responsabili del colpo di giugno e di altri quattro messi a segno nei mesi successivi, nonché di ulteriori due rapine non andate a buon fine.

I colpi avevano sempre lo stesso canocavvio: entravano in tre nelle banche mentre con un “palo” rimaneva all’esterno, in contatto telefonico con i complici per avvisarli qualora entrassero altri clienti. Quelli trovati dentro venivano privati dei cellulari e, a volte, chiusi a chiave all’interno di stanze della struttura.

Successivamente i dipendenti venivano costretti a digitare i codici di sblocco delle casseforti, anche se a volte dovevano attendenderne l'apertura temporizzata.

Dopo i colpi si dileguavano in Sicilia a bordo di pullman di linea, confondendosi tra i viaggiatori.

In due episodi sono state anche provocate lesioni ai dipendenti degli istituti di credito.

Il bottino complessivo delle rapine ammonta a circa 355mila euro, ma gli investigatori ne hanno recuperati oltre 100mila.

25/05/2017
Parole chiave:
rapine - banca - Firenze - squadra mobile - arresti