'Ndrangheta: 31 arresti con l'operazione "Six towns"

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Più di 200 tra poliziotti e carabinieri hanno portato a termine questa mattina l’operazione “Six towns” contro un’organizzazione di ’Ndrangheta facente capo al clan Iona-Marrazzo.

L’organizzazione criminale era attiva prevalentemente nella provincia di Crotone, in particolare nella valle del fiume Neto, ma aveva anche ramificazioni a Cosenza e in Lombardia, grazie anche all’alleanza che aveva stipulato con la “Ndrina dei Sangiovannesi”, attiva nel comune cosentino di San Giovanni in Fiore.

Delle 36 ordinanze emesse dall’autorità giudiziaria ne sono state eseguite 31 mentre altre cinque persone sono tutt’ora ricercate.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico e spaccio di stupefacenti, sequestri, estorsioni, omicidi, ricettazione e delitti in materia di armi.

Sequestrati anche beni immobili e automezzi rientranti nei patrimoni di capi e affiliati all’organizzazione, in particolare si tratta di 50 terreni, 26 fabbricati e 8 veicoli, oltre a diverse società e imprese commerciali.

L’indagine nasce dal costante monitoraggio che le Forze dell’ordine svolgono quotidianamente in territori da sempre oggetto delle azioni delle famiglie mafiose.

Proprio durante questi controlli sono emerse le attività illecite svolte attualmente dall’organizzazione criminale, grazie alle quali il clan operava una sorta di controllo del territorio.

In particolare le attività si concentravano, oltre che sulle “solite” attività criminali, anche sull’imposizione di determinate forniture agli alberghi della zona, o di alcune società di vigilanza nei locali notturni.

Gli ingenti guadagni derivanti dalle attività criminali venivano poi reinvestiti in terreni e fabbricati.

Le indagini sono state svolte dagli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e della Polizia di Stato, che ha impegnato la Squadra mobile e la Divisione anticrimine di Catanzaro, in collaborazione con le Squadre mobili di Crotone e Cosenza e del Reparto prevenzione crimine Calabria.

L’operazione è stata denominata “Six towns” perché le attività dell’organizzazione criminale si svolgevano prevalentemente nel territorio di sei paesi: cinque della provincia di Crotone (Rocca di Neto, Belvedere di Spinello, Caccuri, Castelsilano e Cerenzia) e uno, San Giovanni in Fiore, nel cosentino.

Sergio Foffo

18/10/2016