Rio 2016: storico 5° posto per le sincronette, Folorunso in finale con la 4x400
Emozioni forti colorate dal cremisi delle Fiamme oro sono arrivate ancora da Rio 2016. A darcele sono state le sincronette impegnate ieri nel programma libero, che ha consolidato l’Italia su uno storico quinto posto, e la giovane Ayomede Folorunso, che ha raggiunto la finale olimpica con la staffetta 4x400.
Le portacolori del Gruppo sportivo della Polizia di Stato Manila Flamini, Mariangela Perrupato, Camilla Cattaneo, Francesca Deidda e Sara Sgarzi, insieme a Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, e Linda Cerruti, hanno chiuso la routine del libero superando la barriera dei 92 punti (92.2667), che sommati a quelli del tecnico (91.1442) hanno portato le azzurre a quota 183.3809.
Grande prova delle ragazze italiane che hanno eseguito il loro esercizio libero danzando sulle note di "The season on earth" di Michele Braga, con le coreografie della russa Anastasia Ermakova, ottenendo 27.5 punti per l'esecuzione, 37.0667 per l'impressione artistica, e 27.7 per la difficoltà.
Per l’italsincro si tratta del miglior risultato di sempre alle olimpiadi, ancora meglio del sesto posto ottenuto ad Atlanta ’96 e Atene ’04.
L'oro è andato alle stratosferiche russe (196.1439), argento per la Cina (192.9841) che ha preceduto il Giappone (189.2056), mentre è rimasta fuori dal podio l’Ucraina (188,6080).
Continua l’avventura a cinque cerchi per Ayomide Folorunso, che dopo il settimo posto ottenuto nella finale della sua disciplina, i 400 metri ostacoli, ha dato il suo determinante contributo alla staffetta 4x400, insieme a Libania Grenot, Maria Elena Spacca e Benedicta Chigbolu.
Quando la velocista delle Fiamme oro ha ricevuto il testimone in terza frazione era settima, ma negli ultimi suoi 150 metri è stata capace di una rimonta eccezionale, arrivando a ridosso delle prime e consegnando il bastoncino alla Grenot in quarta posizione.
Alla fine le azzurre si sono piazzate quarte, fermando il cronometro sul 3'25"16, nuovo record italiano sulla distanza e sesto crono assoluto delle batterie, demolendo il vecchio primato di 3'25"71 che resisteva dagli europei di Barcellona del 2010.
Ayomide era particolarmente felice dopo la conferma che il tempo realizzato le portava dirette in finale, cosa che non accadeva da Los Angeles ‘84: "Ho pregato tantissimo per riuscirci, mi sentivo bene, non avrei mai voluto cedere il testimone, ma la panterita (Libania Grenot, ndr) è stata fantastica".
Stanotte alle 3 la finalissima sulla pista dello stadio Olímpico João Havelange, dove le azzurre potranno ancora migliorare il loro tempo e magari sognare qualcosa in più del sesto posto; in fondo tra loro e il terzo tempo ci sono solo 6 decimi.
Prima di lei, oggi pomeriggio alle 16, Anna Maria Mazzetti sarà in gara nel triathlon, mentre stanotte all'1.30 toccherà a Desirée Rossit scendere in pista nella finale del salto in alto.